CASERTA – I due periti hanno confermato quanto già sostenuto, nella scorsa udienza, da un altro consulente della difesa. La lesione ad un’arteria come quella che avrebbe provocato la morte del boxeur Leone Gennaro non sarebbe stata così grave da provocarne il decesso, anzi, per il medico la possibilità di morte è prossima allo zero.
Per i due consulenti che hanno deposto nel corso dell’ultima udienza del processo a carico di Gabriel Ippolito, 20 anni di Caivano imputato per il delitto Leone, quest’ultimo andava operato d’urgenza: “così si sarebbe salvato”, ribadendo che, l’operato dei medici al pronto soccorso di Caserta sia stato non idoneo a salvare la vita al giovane. Si torna in aula fra una settimana.
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