Orta di Atella, terremoto politico: si dimette il sindaco Santillo
L’opposizione attacca: “Fallimento storico, ora si cambi davvero”
Le dimissioni del sindaco di Orta di Atella, Antonino Santillo, presentate ufficialmente ma ancora revocabili entro i 20 giorni previsti dalla legge, hanno già prodotto un forte scossone politico. Nonostante la loro natura non definitiva, il clima in città è già quello di una frattura irreparabile.
A cogliere la palla al balzo è stata subito l’opposizione, che ha parlato senza mezzi termini di fallimento politico e invocato una svolta radicale per il futuro del comune atellano.
L’opposizione: “È una pagina nera. Il fallimento è collettivo”
Tra i più duri, il gruppo consiliare Agorà, che ha definito l’addio (per ora provvisorio) del primo cittadino come “l’epilogo inevitabile di un’esperienza segnata da inadeguatezza, opacità e disillusione”. Tono drammatico nella nota diffusa:
“Come nel ‘43, anche questa notte ha segnato la fine di un’epoca buia. L’amministrazione Santillo verrà ricordata come la peggiore della storia di Orta”.
Sulla stessa linea il gruppo Città Visibile, che parla di “pietra tombale” su un’amministrazione “che ha fermato lo sviluppo della città”.
Secondo la nota, la maggioranza che ha sostenuto Santillo ha prodotto solo “macerie amministrative”, lasciando milioni di euro inutilizzati e promesse svanite nel nulla.
Scenario aperto
Al momento, il sindaco può ancora ritirare le dimissioni entro il termine di legge. Ma il clima sembra già segnato da una profonda sfiducia politica. La palla, ora, passa a Santillo: decidere se confermare l’uscita di scena o tentare una ricucitura che, però, appare assai complessa.
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