CASERTA – Dopo anni di vasche… a secco, la Provincia di Caserta prova a rimettere la testa fuori dall’acqua e annuncia il grande rilancio dello Stadio del Nuoto di via Laviano. Stavolta non è l’ennesimo annuncio evaporato: con provvedimento monocratico, il presidente Anacleto Colombiano ha messo nero su bianco l’accordo con la Federazione Italiana Nuoto (FIN). Traduzione: arrivano i “tecnici veri” a dire come (e se) quell’impianto può tornare a funzionare.
LO STADIO DEL NUOTO, DA CATTEDRALE NEL DESERTO A CASO NAZIONALE
Parliamo di un impianto strategico, almeno sulla carta. Perché nei fatti lo Stadio del Nuoto è da tempo il simbolo di una ristrutturazione infinita, di lavori a intermittenza e di standard mai raggiunti. Il sopralluogo del 17 ottobre 2025 – tecnici, funzionari e sopracciglia alzate – ha certificato ciò che tutti sapevano: impianti da rifare, adeguamenti ovunque, funzionalità lontana anni luce dagli standard agonistici.
E allora la Provincia chiama in soccorso la FIN, ovvero chi di piscine se ne intende davvero, per evitare l’ennesimo progetto “fatto in casa” destinato a naufragare.
FIN, ARRIVANO I CONTROLLORI (MA SENZA METTERE MANI AL PORTAFOGLIO)
Il Protocollo di collaborazione è chiaro: la FIN farà consulenza tecnica, suggerirà cosa rifare, come rifarlo e in che ordine, parteciperà a sopralluoghi e riunioni e dirà se quello che si immagina è davvero omologabile o solo bello sulla carta. Insomma: la Federazione fa il regista, la Provincia paga il film.
Elemento non secondario (e politicamente utilissimo): la consulenza FIN è gratis. Nessun gettone, nessun compenso, nessuna parcella. Tutti i costi – progettazione, lavori, interventi – restano però integralmente sulle spalle della Provincia. E attenzione: la FIN non gestirà nulla. Niente alibi futuri. La responsabilità resta tutta in via Santa Lucia.
GESTIONE FUTURA? SE NE PARLERÀ (FORSE)
Nel Protocollo c’è anche una frase chiave: si apre un confronto sulla futura gestione dell’impianto. Tradotto dal burocratese: oggi pensiamo a rimetterlo in piedi, domani vedremo chi lo aprirà, chi lo gestirà e con quali soldi. Un capitolo che, a Caserta, è spesso più spinoso dei lavori stessi.
A vigilare sull’attuazione dell’accordo sarà il Dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato, incaricato di coordinare tecnici, progettisti e FIN. Insomma: ora ci sono nomi, ruoli e firme. Mancano solo i risultati.
PROMESSA SOLENNE: NIENTE ALTRI TUFFI A VUOTO
Con questo atto la Provincia promette di restituire a Caserta uno Stadio del Nuoto moderno, sicuro e degno degli standard nazionali. Promessa già sentita? Forse sì. Ma stavolta, almeno, c’è la FIN a fare da arbitro.
Per ora il cronometro è partito. E a Caserta c’è chi spera che, dopo anni di annunci, questa non sia l’ennesima vasca senz’acqua.














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