SANTA MARIA A VICO, TUTTI LIBERI! MA ATTENZIONE: LA SCARCERAZIONE NON È LA CRESIMA DELL’INNOCENZA…
SANTA MARIA A VICO – Tutti fuori! Il sindaco Andrea Pirozzi, la vice Veronica Biondo, l’assessore Marcantonio Ferrara, il consigliere Peppe Nuzzo e i due compari di mala Domenico “Mimmariello” Nuzzo e Raffaele “’o Cervinaro” Piscitelli si godono di nuovo l’aria di casa.
Ma niente trionfalismi, perché come direbbe un vecchio giudice “scarcerato” non vuol dire “innocente”, ma solo “fortunato con gli avvocati bravi”.
Dietro il colpaccio, la mossa chirurgica del legale Carlo De Stavola, che ha infilzato la Procura con un cavillo da manuale: le intercettazioni erano “fuori tema”.
Spieghiamola semplice: la DDA ascoltava per scovare corruzione, e invece s’è trovata a origliare voci di scambio elettorale e camorra.
Peccato che, in questi casi, serva una nuova autorizzazione del GIP.
Non l’hanno chiesta? Eh allora, tutto il teatrino delle intercettazioni finisce nel cestino delle prove inutilizzabili.
Il Riesame non è entrato nel merito – non ha detto “sono innocenti” – ma solo che quelle prove non si possono usare.
Tradotto: il castello accusatorio vacilla come un panettone al sole.
Ora Pirozzi e la Biondo potranno salire sul palco oggi pomeriggio a raccontare la favola dei “perseguitati politici”.
Ma la verità è più amara: si sono salvati per un cavillo, non per purezza d’animo.
Dietro le quinte, però, i pm rosicano: mesi di indagini, centinaia di ore di ascolti, e il tutto buttato via perché qualcuno ha “debordato” troppo col microfono acceso.
Morale della favola:
a Santa Maria a Vico, la giustizia si fa col bilancino… e il rosario in tasca.
E mentre qualcuno grida “miracolo giudiziario”, altri ricordano: la grazia divina non è ancora arrivata solo quella del Riesame.















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