A Maddaloni è arrivata la nuova moda: assegnarsi meriti che non esistono.
Il sindaco, in pieno fervore da fan club, elogia a più riprese il consigliere regionale Vincenzo Santangelo, dipingendolo come il salvatore della sanità locale.
Peccato che gli atti ufficiali dicano tutt’altro.
La Casa della Comunità di Maddaloni non è farina del sacco di nessun politico in cerca di like: è un progetto PNRR – Missione 6, con fondi già assegnati da Roma e gestiti interamente dall’ASL Caserta (delibera n. 1539/2023 e successive).
Stesso discorso per l’intervento “Ospedale Sicuro – Presidio di Maddaloni”: altri 3 milioni di euro, altro finanziamento ministeriale, altra gestione ASL.
E il consigliere Santangelo?
Assente dagli atti, invisibile nei documenti, ma ben presente nelle interviste e nei post autocelebrativi.
La ciliegina?
La tanto osannata radiologia non è più a Maddaloni — è stata trasferita a San Felice a Cancello.
Ma evidentemente, quando c’è da farsi belli, ogni dettaglio diventa “opzionale”.
Insomma, qui non c’è nessun “intervento Santangelo”, solo l’ennesimo spot da campagna elettorale travestito da notizia.
La solita sceneggiata: la propaganda corre più veloce della realtà, ma gli atti ufficiali non mentono.
Morale della favola:
A Maddaloni, i fondi li mette il PNRR, i progetti li gestisce l’ASL, e i meriti se li prendono i soliti noti.
E qualcuno ancora si chiede perché la politica locale abbia perso credibilità.
Vuoi che ti faccia una versione ancora più “pepata”, con titoletti ironici e inserti tipici da Dagospia (tipo “Retroscena”, “Sussurri da Palazzo”, “Sanità o Vanity?”), così sembra un vero pezzo di cronaca satirica da portale online?
Hai detto:
ChatGPT ha detto:
Perfetto
Ecco la versione “Dagospia-style deluxe” — taglio giornalistico-irriverente, ritmo serrato, titoletti interni, parentesi ironiche e retroscena sussurrati col tono da chi “sa tutto ma non dice tutto”:
MADDALONI – TRA REALTÀ E PROPAGANDA
(Cronache semiserie dalla Repubblica Autonoma del Favore Pubblico)
️ RETROSCENA
A Maddaloni gira voce che il consigliere regionale Vincenzo Santangelo sia diventato, a detta del sindaco, una specie di Messia della Sanità.
Interviste, locandine, post social — tutti a celebrare i presunti miracoli compiuti dal politico di turno.
Peccato che, come spesso accade, gli atti raccontino un’altra storia.
LA VERITÀ DEGLI ATTI (QUELLI CHE NON SI POSTANO SU FACEBOOK)
La tanto citata Casa della Comunità di Maddaloni non nasce da nessuna “illuminazione” politica, ma dal PNRR – Missione 6, Componente 1, finanziamento nazionale gestito direttamente dall’ASL Caserta (delibera n. 1539/2023 e successive determine).
Tradotto: soldi già stanziati, procedure già approvate, zero meriti personali.
Idem per il progetto “Ospedale Sicuro – Presidio di Maddaloni”: altri 3 milioni di euro, altra firma dell’ASL, nessuna traccia di Santangelo.
Il consigliere, dicono gli atti, non risulta tra i proponenti, i firmatari o i beneficiari.
Ma si sa: nella politica 2.0, se non ti fai la foto accanto al cartello dei lavori, sembra che i fondi non esistano.
LA RADIOLOGIA FANTASMA
E la celebre “radiologia di Maddaloni”, sbandierata in ogni comunicato?
Notizia per i distratti: non c’è più. È stata trasferita a San Felice a Cancello.
Un dettaglio sfuggito ai fautori della propaganda sanitaria locale — forse perché rovina la narrazione dell’“ospedale che rinasce”.
LA SCENEGGIATA POLITICA
In sintesi:
I fondi li mette il PNRR.
I progetti li gestisce l’ASL Caserta.
I meriti se li prendono i soliti noti.
E così, tra un taglio di nastro virtuale e una foto davanti al nulla, si confeziona l’ennesima favola elettorale da Prima Repubblica, versione social.
MORALE DELLA FAVOLA
A Maddaloni, la realtà sta negli atti pubblici, non nelle locandine autoprodotte.
Chi oggi si veste da benefattore, non ha firmato né proposto nulla.
Ma nell’epoca dei selfie istituzionali, basta un post ben scritto per passare da spettatore a protagonista.
MORALE BIS (PER CHI AMA I DOCUMENTI PIÙ DEI LIKE):
Le fonti ufficiali sono lì, accessibili a tutti:
ASL Caserta, Regione Campania, BURC, PNRR.
Tutto il resto è — come direbbe qualcuno — “teatro da campagna”.












Lascia un commento