“Cesare Battisti? Sono felice che sia stato finalmente assicurato alla giustizia italiana e quindi alle patrie galere per scontare una sentenza definitiva.
Secondo me, l’Italia non fa una grande figura oggi ad avere Salvini e Bonafede in aeroporto ad accogliere Battisti. Cosa vanno a fare? Gli devono parlare? O stanno lì a vederlo sfilare e magari gli sputano addosso? Francamente” – continua Ciro Guerriero -“io sono felice che da oggi Battisti inizia a scontare la sua pena, punto. Mi aspetto magari che Salvini si adoperi molto nei confronti del Brasile e di altri Paesi per recuperare gli altri terroristi, rossi e neri, che magari ancora sono in libertà.
Per qualcuno è la soddisfazione massima, una fame di vendetta perenne o, peggio, da quelli che vorrebbero davvero provare a convincerci che l’arresto di Cesare Battisti cambierà in meglio le nostre vite come una bacchetta magica. Un latitante assicurato alla giustizia è un prerequisito essenziale uno Stato che funziona. Semplicemente. È la gratificazione del lavoro delle forze dell’ordine che (al di là del ministro di turno) lavorano incessantemente al servizio dell’istituzione che rappresentano (toica del ministro).
Cesare Battisti è uno tra quella quarantina di terroristi (di destra e di sinistra che siano) che ancora restano sparpagliati in giro per il mondo coperti dalle burocrazie internazionali e da passati poteri nazionali.
Farcire Battisti di un cumulo di sensi politici è un trucco adolescenziale e patetico per produrre rumore di fondo. L’arresto di Battisti, insomma, è un fatto marginale, benché venda, funzioni, faccia clic e assicuri un’indiscussa vetrina agli uomini di governo che aspirano ad indossare la divisa di boia tanto agognata. Correre ad accogliere un’ assassino come Battisti all’aeroporto noi di Caserta Kest’è ce lo saremmo risparmiato.
Consentiteci di scrivere che è il solito giochetto della gogna esibita per alimentare effimera soddisfazione. E durerà poco. E, alla lunga, non servirà a niente perché non cambierà niente.
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