Nel pomeriggio, il Consiglio comunale di Marcianise ha votato la sfiducia al sindaco, Antonello Velardi. Da domani il prefetto di Caserta, invierà un commissario per la gestione ordinaria del Comune che tornerà alle elezioni nella prossima tornata elettorale di primavera.
Velardi, in realtà, si era già dimesso il 4 ottobre scorso. Dimissioni che sarebbero diventate operative dopo 20 giorni. Il sindaco, però, avrebbe sempre potuto fare marcia indietro, se la mozione di sfiducia, presentata dalle opposizioni non avesse ottenuto i voti necessari per mandare a casa il primo cittadino.
Invece ai nove consiglieri di opposizione si sono aggiunti anche cinque della maggioranza, e così è stata messa la parola fine con due anni di anticipo all’esperienza di questo consiglio comunale
“Da stasera non sono più sindaco di Marcianise – ha scritto Velardi in un post sulla sua pagina Facebook – Il consiglio comunale ha votato poco fa la mozione di sfiducia contro di me, presentata dall’opposizione e da cinque consiglieri della mia maggioranza. La sfiducia anticipa il mio defenestramento, avendo io presentato le dimissioni il 4 ottobre scorso che sarebbero diventate operative dopo 20 giorni.
Velardi, che non era presente in consiglio comunale, ha scritto anche che “Ci sarà tempo per spiegare le ragioni del mio allontanamento, non lo faccio adesso. Dico solo che a chi mi ha mandato a casa non interesse nulla del presente e del futuro della città. Interessano piuttosto i propri interessi. E la gente lo sa”.
L’ex primo cittadino ha voluto anche ringraziare coloro che gli sono stati al fianco e che hanno sostenuto la sua amministrazione.
Infine si è appellato a quelli da domani guideranno la città di non buttare a mare tutto ciò che di buono è stato fatto. “In particolare – ha scritto Velardi – vi chiedo, di non rovinare il Cimitero. Vi imploro di non consentire l’oltraggio di un luogo che a me sta molto caro e che è il simbolo di una comunità. Il luogo dove riposano i nostri cari. Era una cloaca il cimitero che ho ereditato, ora è un luogo che tutti ci invidiano: per favore, non rovinatelo. Per favore, fate uno sforzo: dimenticate di essere bestie e ricordatevi di essere uomini
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