“Spiagge Sicure”: obbligo di vigilanza balneare per i Comuni costieri. Più controlli a Napoli da parte della Polizia Municipale
NAPOLI – Con l’avvio ufficiale della stagione balneare, torna alta l’attenzione sul rispetto degli obblighi previsti dalla Legge Regionale n. 17/98, che impone ai Comuni costieri di garantire la vigilanza sulle spiagge libere ritenute idonee alla balneazione. Un impegno che non riguarda solo l’ordine pubblico, ma anche la sicurezza della vita umana in mare.
In particolare, le amministrazioni comunali sono tenute ad assicurare la presenza di bagnini di salvataggio lungo le spiagge libere di loro competenza e a segnalare correttamente i limiti di balneazione, secondo le disposizioni delle Autorità Marittime.
Boe e segnaletica: cosa prevede la normativa
Nel dettaglio, ogni Comune deve provvedere all’apposizione di:
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Boe bianche per indicare il limite delle acque sicure (solitamente 1 metro di profondità), dove anche chi non sa nuotare può bagnarsi con relativa tranquillità;
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Boe rosse per delimitare l’area riservata alla balneazione, che si estende fino a 300 metri dalla battigia o 100 metri in presenza di coste a picco.
In caso di impossibilità a garantire il servizio di salvamento, i Comuni devono comunque segnalare chiaramente e in più lingue l’assenza di sicurezza, attraverso cartelli verticali ben visibili, dotati di pittogrammi e simboli standard (ISO 20712), in linea con le raccomandazioni del progetto europeo PERLA. Questi cartelli devono riportare avvisi come:
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“ATTENZIONE – BALNEAZIONE NON SICURA PER MANCANZA DI APPOSITO SERVIZIO DI SALVAMENTO”
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“BALNEAZIONE NON SICURA PER LIMITE ACQUE SICURE NON SEGNALATO”
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“ATTENZIONE – LIMITE ACQUE INTERDETTE ALLA NAVIGAZIONE NON SEGNALATO”
Controlli rafforzati della Polizia Municipale a Napoli
Nel quadro del progetto “Spiagge Sicure”, il Comune di Napoli ha annunciato un rafforzamento dei controlli da parte della Polizia Municipale su tutte le spiagge comunali. Ogni arenile verrà sottoposto a ispezioni periodiche per verificare:
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la presenza di bagnini e attrezzature di salvataggio;
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il rispetto della normativa sulla segnalazione dei limiti di balneazione;
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la pulizia e la sicurezza dell’area costiera.
L’obiettivo è duplice: tutelare i bagnanti, soprattutto i più vulnerabili, e garantire legalità e decoro sulle spiagge pubbliche, spesso affollate e difficili da gestire.
Un richiamo al senso di responsabilità
Le autorità invitano infine tutti i Comuni rivieraschi a non trascurare gli obblighi di legge in materia di sicurezza balneare. L’assenza di un adeguato servizio di vigilanza – e della relativa segnaletica – può avere conseguenze gravissime, anche sotto il profilo penale e amministrativo. L’estate, infatti, non può e non deve diventare una stagione di emergenze evitate.
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