CASERTA – È solo per una fortunata casualità che il crollo di due fari sugli spalti dello Stadio del Nuoto, avvenuto lo scorso 30 marzo durante una manifestazione sportiva, non ha provocato feriti. L’incidente ha costretto all’immediata sospensione delle gare in corso e all’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di via Falcone, che, dopo aver verificato i danni strutturali, hanno disposto la chiusura dell’impianto di via Laviano per motivi di sicurezza.
Secondo quanto emerso, la caduta dei fari è stata causata dall’ossidazione dei sostegni metallici, deteriorati nel tempo a causa dell’umidità. Una problematica che, evidentemente, non è frutto di un evento improvviso, ma della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura.
Nonostante siano trascorsi ormai dieci giorni dall’accaduto, i lavori di ripristino – che competono alla Provincia di Caserta – non sono ancora stati avviati. Una situazione che ha suscitato l’indignazione delle società sportive e degli utenti abituali della piscina, che ora si trovano privati di un servizio essenziale per l’attività agonistica e amatoriale.
La gestione dell’impianto è affidata all’Agis, l’Agenzia per la Gestione degli Impianti Sportivi della Provincia di Caserta. A lui si sono rivolte in questi giorni numerose associazioni sportive per avere chiarimenti sui tempi di intervento e di riapertura, senza – a quanto pare – ottenere risposte concrete.
Fonti vicine all’Agis riferiscono che l’affidamento dei lavori potrebbe avvenire a breve, ma al momento non esiste alcuna comunicazione ufficiale in merito.
Va detto che lo stato di degrado dello Stadio del Nuoto non può essere imputato esclusivamente all’attuale gestione. Per anni, infatti, l’impianto è stato oggetto di trascuratezza e scarsi investimenti da parte delle precedenti amministrazioni provinciali. In particolare, l’ex presidente della Provincia Giorgio Magliocca e l’ex presidente dell’Agis Giuseppe Guida, attuale sindaco di Arienzo, sono stati più volte criticati per l’inerzia dimostrata nei confronti di quella che un tempo era considerata una delle eccellenze sportive della città.
Intanto, cresce il malumore tra atleti, allenatori e famiglie. Molti si chiedono quanto ancora si dovrà attendere prima che la piscina provinciale possa tornare operativa e, soprattutto, se sarà garantita una reale messa in sicurezza dell’impianto per il futuro.
In calce la lettera inviata dal Dott. Ciro Guerriero -Presidente del movimento Ckè – Candidato Sindaco di Caserta 2027 al Dott. Emiliano Casale -Presidente dell’ Agenzia per la Gestione degli Impianti Sportivi della Provincia di Caserta
Oggetto: Protesta per l’inaccettabile stato di abbandono dello Stadio del Nuoto di Caserta
Alla cortese attenzione del
Presidente dell’Agis – Agenzia per la Gestione degli Impianti Sportivi
e p.c.
Presidente della Provincia di Caserta
Egregio Presidente,
con la presente intendiamo esprimere la nostra più profonda preoccupazione e indignazione per quanto accaduto lo scorso 30 marzo presso lo Stadio del Nuoto di Caserta, dove il crollo di due fari sugli spalti, fortunatamente senza feriti, ha evidenziato in maniera drammatica l’estrema precarietà strutturale dell’impianto.
È del tutto inaccettabile che, a dieci giorni dall’episodio, non siano ancora stati avviati i lavori di messa in sicurezza. La piscina provinciale di via Laviano è un punto di riferimento per numerose società, atleti e cittadini, che da anni pagano regolarmente quote e canoni per usufruire di un servizio che oggi si trova in condizioni disastrose.
Comprendiamo che le responsabilità non possano essere attribuite unicamente all’attuale gestione, ma è altresì vero che da chi amministra oggi ci si aspetta un’assunzione chiara di responsabilità e un’azione tempestiva. Al contrario, le società sportive riferiscono di aver ricevuto soltanto silenzi e incertezze.
Ci chiediamo come sia possibile che un impianto di tale importanza sia stato lasciato all’incuria, tra ossidazioni, infiltrazioni e mancata manutenzione. Le conseguenze potevano essere tragiche. Il tempo per l’attesa è finito: serve un intervento immediato, concreto e risolutivo.
Chiediamo quindi con forza:
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L’immediato avvio dei lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria;
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Una comunicazione chiara e trasparente sui tempi di riapertura dell’impianto;
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Un piano di rilancio serio e duraturo dello Stadio del Nuoto, con investimenti strutturali adeguati;
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Un confronto diretto con le società e le associazioni sportive coinvolte, per ristabilire un rapporto di fiducia e collaborazione.
In assenza di risposte tempestive, ci riserviamo di intraprendere ulteriori iniziative pubbliche e legali a tutela dei diritti degli utenti e delle realtà sportive penalizzate.
Certi di un vostro sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti. Dott.Ciro Guerriero -Presidente del movimento CasertaKest’è
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