Mostra Personale “ L’Arte come Emozione” di Valentina Tortora, il Vernissage è fissato per Venerdì prossimo, 14 Giugno 2019, ore 19,00, presso il Palazzo Lancellotti, via XXV Luglio, Comune di Casalnuovo di Napoli. SALA MOSTRE.
L’esposizione dei quadri durerà fino al 20 giugno. Sarà possibile prenotare l’incontro con l’artista contattandola sulSito Web: Valentina Tortora Arte.
La serata si aprirà alle ore 19,00 col vernissage dell’artista Casertana che ha già esposto in musei ed organizzato mostre Personali. L’Arte moderna proposta da Valentina Tortora, ha un impatto cromatico forte, un viaggio tra tridimensionalità materica ed innesti di materiali tra cui il Rame, lavorati come piccole sculture. Interessante la ricerca di tecniche che riguardano anche la tela, come nella serie “Vulcani e Crateri”: Cerchi in rilievo che nascondono e preannunciano precipitazioni coniche della tela, ed i Vulcani, piccole protuberanze che fuoriescono dalle opere.
O il quadro “Jump Into The blue”, la cui curiosa tecnica dell’imprinting fatto direttamente col corpo dipinto dell’artista. Tre le serie principali; Caos, I Rossi e Vulcani e Crateri.
Valentina Tortora spiega: “L’evento è organizzato dal Comune ed è inserito nella Rassegna “Estate Casalnovese 2019” programma che coniuga eventi di spettacolo.
Ringrazio l’Assessore Biagio Avalloneche ha voluto fortemente che partecipassi, regalandomi l’opportunità di condividere la mia Passione, con i miei affezionati fan, amici ed amanti dell’arte, nonché con gli altri amici artisti e musicisti che verranno a farmi visita. A proposito di Musicisti, forse ci sarà una sorpresa durante la serata! L’esposizione durerà fino al 20 di giugno su appuntamento.
Il Vernissage aprirà la serata ore 19,00, poi, contemporaneamente nella corte del Palazzo, ore 21,00 vi sarà la selezione Provinciale di Miss Italiae per concludere, ore 23,00 passerella finale con gli abiti della mia cara amica stilista Rosa De Giulio. Vi aspetto!”.
Sull’arte, Valentina spiega:“Esprimersi attraverso un’arte è meraviglioso!! Dipingendo, si ha libertà di esternare tutto senza pudori, di poter viaggiare senza filtri e convenzioni e trasmettere le proprie emozioni attraverso il linguaggio dei colori, di scandirne il ritmo, tramite l’intensità dei tratti, delle forme, dei rilievi e delle tridimensionalità che come prolungamenti dell’opera cercano un contatto con con l’osservatore. E’ una fortuna, poter convogliare il proprio stato d’animo, in modo così appariscente e prepotente ma allo stesso tempo in una forma così ermetica e selettiva. Sì! Perché è possibile comunicare su piani diversi a seconda degli interlocutori. Concludo dicendo che ogni opera è viva, perché custodisce un flusso vigoroso di energie”
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