Al Villaggio dei Ragazzi quest’anno Babbo Natale è arrivato con due mesi d’anticipo. E non perché i bambini siano stati bravi, ma perché – guarda caso – qualcuno ha deciso che politici, protetti e amici degli amici meritassero un bel pacco dono: oltre 50 nuove assunzioni in due anni, ben al di sopra di quanto previsto.
E non è finita. In questi giorni, come in una tombola infinita, continuano a spuntare nuove assunzioni, spesso senza una mansione chiara, senza un ruolo definito, senza un perché. Il Villaggio è diventato una sorta di “ufficio collocamento parallelo”, dove il requisito principale sembra essere la vicinanza a qualcuno piuttosto che la competenza.
Ma ora arriva il nodo più interessante:
dal 25 novembre ci sarà un nuovo Presidente della Regione Campania.
E chissà cosa penserà, visto che da dieci anni la Regione finanzia la Fondazione con contributi importanti, mentre negli ultimi due anni la gestione è scivolata in un buco nero di inefficienze, clientelismi e scelte disastrose.
Il famoso “cerchio magico”? Sempre presente.
Zitto, muto, inerme… finché non c’è una telecamera o un palco.
Oggi tutti fedeli a un lato, domani – con la velocità di una bandiera che gira al primo soffio di vento – pronti a cambiare direzione, postura, linguaggio e compagnia.
A questo punto serve un intervento immediato della nuova giunta regionale.
Serve pulizia, trasparenza, una verifica seria, non un nuovo giro di giostra.
Altrimenti il Villaggio rischia di tornare indietro di dieci anni, quando l’ente era sull’orlo del disastro.
E allora, se nessuno interviene, la domanda finale è inevitabile:
E poi… chi pagherà i danni questa volta?













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