CASERTA – Esistono “No-Vax”, ritardatari che nella notte fra il 10 e l’11 giugno scorsi hanno imbrattato il muro di recinzione adiacente il cancello principale del cimitero in piazza della Rimembranza. Il tratto che va fino all’accesso alle sale del commiato ancora ieri mattina e chissà per quanti altri giorni ancora grondava di una serie di motti, invettive, accuse anche al governo tutte vergate in rosso, come firma la “W” cerchiata. Riportare letteralmente le invettive servirebbe da fare da cassa di risonanza all’iniziativa, quello che “lo scrittore” anonimo a nome di quanti la pensano come lui la pensa desiderano, un favore che non è nelle nostre intenzioni fare a quanti si servono dell’imbrattamento di monumenti, facciate di edifici storici, pubblici e privati e, in questo’ultimo caso, del muro di recinzione del cimitero cittadino per esprimere dissenso che è comunque un diritto ma da non esercitare in questo modo becero, deturpando il luogo sacro.
Probabile, ma non vale come giustificazione,una contestazione iniziata giorni fa, con altre città tappezzata di scritte e manifesti contro il «nazista» Fauci. «Fauci no thanks go away» e «Fauci go home» alcune delle scritte esibite, causa l’omaggio dell’Università di Siena ad Anthony Fauci, al celebre immunologo della Casa Bianca, in prima linea nella lotta al Covid, insignito della laurea honoris causa.
LA GRANDE TRUFFA DELLA CO2 SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il fanatismo, è noto, non si ferma davanti a nessuna considerazione di buon senso, lo dimostrano anche gli attivisti di ‘CASERTADECIDE’ che vanno imbrattando villette o colorando anche muri perimetrali di condomini, ed hanno ultimamente finanche presentato una mozione in consiglio comunale. L’idea è quella di realizzare opere dedicate alla figura di Vanvitelli e al suo ingegno, in occasione del 250esimo anniversario della morte dell’architetto. Non si tratterebbe però di interventi isolati ma di un vero e proprio museo lineare all’aperto di arte pubblica che potrebbe essere corredato da installazioni e sculture a tema da posizionare sui marciapiedi. «Con questo atto amministrativo spiega il consigliere di Caserta Decide, Raffaele Giovine chiediamo al Comune che le pareti perimetrali dell’area ex Macrico, appena ritinteggiate, vengano inserite nel regolamento per la Street art e il graffitismo. Sappiamo che la proprietà dell’area è dell’Istituto diocesano di sostentamento clero (Idsc, ndr) e che per un simile intervento andrebbe interpellata anche la Fondazione Macrico, ma siamo certi che si riuscirebbe a trovare un accordo tra le parti anche alla luce della disponibilità mostrata in passato».
Il candidato sindaco Guerriero Ciro ha da subito dichiarato: ”Il tasso d’intelligenza altissimo di queste associazioni fotocopia, che ritengono di avere questi oltranzisti, si azzera subito con i sistemi scelti per dimostrare la propria scienza e le bombolette spray diventano armi incontenibili. Ripristininassero ad horas e a loro spese le mura del MACRICO che vanno dal Monumento alla Torretta.”
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