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3 Carabinieri Accusati di Falso e Corruzione: Condannati dalla Corte di Cassazione

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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’ex tenente Andrea Policastro, 50enne di Sant’Arcangelo, già in servizio a Santa Maria Capua Vetere; dell’ex maresciallo Pietro Gesmundo, 55 anni di Bari; dell’appuntato Giuseppe Ferraro, 55 anni di Maddaloni. Respinto anche il ricorso del collaboratore di giustizia Michele Froncillo.

I 3 Carabinieri sono stati condannati con l’accusa di corruzione per impedire controlli, relazioni di servizio false, detenzione di armi clandestine e favori al collaboratore di giustizia, già affiliato al clan Belforte, Michele Froncillo.  In particolare, Froncillo, Gesmundo e Ferraro sono stati accusati anche del reato di falso per un presunto malore del Froncillo, all’epoca dei fatti ai domiciliari, in seguito del quale, il collaboratore di giustizia venne trasportato in ospedale a Marcianise.”Dalle conversazioni intercettate all’interno dell’autovettura sono emersi il compiacimento degli imputati per la messinscena realizzata, volta a celare la vera ragione dell’allontanamento del Froncillo dalla propria abitazione nonché la natura confidenziale dei rapporti tra i militari” e Froncillo, scrivono i giudici della Suprema Corte di Cassazione nella sentenza che conferma quella pronunciata dalla Corte di Appello di Napoli 

Mentre Policastro è stato condannato per il reato di falso ideologico in atto pubblico per aver falsamente attestato, nel verbale di arresto di Salvatore Pinto, un tentativo di fuga di quest’ultimo in seguito alla notifica del provvedimento cautelare. “tale circostanza , scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza, risulta smentita, dalle dichiarazioni rese da tutti i militari sentiti in giudizio: i 4 marescialli dei Carabinieri presenti al momento della notifica dell’ordinanza, hanno dichiarato che il Pinto non assunse alcun comportamento degno di nota in seguito alla notifica del provvedimento in questione

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