4mila preti sono pedofili. In Italia le vittime sono un milione. I dati che fanno rabbrividire.

Un milione di vittime, 4000 pedofili. Sono questi i numeri che lasciano rabbrividere se si pensa alla mappa delle violenze sui minori nella Chiesa in Italia. Una analisi, quella redatta dal presidente della Rete L’Abuso (www.retelabuso.org) Francesco Zanardi, che fa emergere un quadro davvero complesso e difficile da concepire. Sugli oltre 50 mila prelati italiani, come spiegato da Il Fatto…

Un milione di vittime, 4000 pedofili. Sono questi i numeri che lasciano rabbrividere se si pensa alla mappa delle violenze sui minori nella Chiesa in Italia.
Una analisi, quella redatta dal presidente della Rete L’Abuso (www.retelabuso.org) Francesco Zanardi, che fa emergere un quadro davvero complesso e difficile da concepire.

Sugli oltre 50 mila prelati italiani, come spiegato da Il Fatto Quotidiano, il numero dei pedofili oscillerebbe da un minimo di 1000 a 4000. I minori violentati potrebbero arrivare nel nostro Paese fino al milione. Ma se i numeri sono alla portata di tutti, così non è per le vittime di tali abusi. Giovani, adolescenti, bambini che spesso non denunciano e se ciò avviene la questione viene “controllata” negli ambienti ecclesiastici con  trasferimenti ad altre parrocchie per evitare scandali, come denuncia il presidente della Rete.

“Troppo forte l’influenza vaticana, troppe le convivenze tra apparati dello Stato e gerarchie ecclesiastiche”, dice Francesco Zanardi al Fatto Quotidiano. Sono 298 i sacerdoti segnalati dal portale. Di questi, solo 144 i condannati in via definitiva o rei confessi. Un’indagine costante sul territorio italiano quella compiuta dal presidente della Rete dove sono mappate le cosiddette “diocesi non sicure”. Un primo passo per affrontare questa realtà, anche se si tratta solo della punta dell’iceberg perchè le vittime spesso preferiscono tacere.

“Preoccupata per i nuovi casi di bambini sessualmente abusati da religiosi della Chiesa cattolica nello Stato italiano, e per il basso numero di indagini e procedimenti penali” così si espresse la Convenzione per i diritti del fanciullo nelle osservazioni inviate all’Italia il 28 febbraio 2019.
Una situazione difficile da contrastare nel nostro Paese dove, come spiega il Fatto Quotidiano, rispetto ad altre nazioni non è mai stata avviata una commissione d’inchiesta su questo fenomeno.

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