Una giornata significativa quella di ieri, sopratutto per i commercianti, rappresentati dal dott.Ciro Guerriero, presidente di Caserta Kest’è, che continuano la loro protesta contro questa Ztl.
Ci teniamo a precisare e ricordare ad alcuni smemorati che il dott. Ciro Guerriero è stato delegato da oltre 400 esercenti del centro storico di Caserta per rappresentarli nelle sedi opportune e quindi legittimato a qualsiasi decisione per la loro tutela.
Ma torniamo a ieri, quando una delegazione di commercianti, insieme a Guerriero, si sono recati al Palazzo di Castropignano dove vi era in corso il consiglio comunale, per chiedere la riapertura al traffico del centro storico di Caserta e sopratutto il secondo tratto di Corso Trieste.
Perché non ci basta la spiegazione che Corso Trieste non può essere aperto al traffico per “colpa” del tunnel tecnologico. Ricordiamo che fino a prima dei lavori effettuati questa necessità di istituire la Ztl per preservare il Corso Trieste da automobili e mezzi pesanti, non vi era, visto che durante la parata militare veniva attraversato addirittura dai carri armati. Come mai adesso non è più possibile? Perché sotto al corso oggi c’è il tunnel tecnologico?! Cioè, volete dire che dopo aver appaltato i lavori per decine di milioni di euro ed a seguito dei lavori effettuati, il Comune di Caserta ammette che la strada interessata non sia percorribile da un traffico veicolare sostenuto o da mezzi pesanti (anche se i mezzi pesanti nel centro città non dovrebbero transitare a prescindere, se non per casi di emergenza), perché potrebbe crollare la strada? Abbiamo capito bene? Se così fosse, è possibile che un asse viario essenziale come il Corso Trieste non sia stato collaudato per sopportare carichi anche più gravosi di una colonna d’autovetture o di tir? Ebbene, a questa scusa del tunnel tecnologico, non ci crediamo e vogliamo sapere la verità. Ed ecco che qualcosa riusciamo a carpire dopo aver seguito la diretta LIVE del dott. Guerriero, presidente di Caserta Kestè dove l’assessore Emiliano Casale spiegava sul perché della ZTL, elencando alcuni punti: in merito alle pedane “ … si devono togliere è un progetto sbagliato …” confermando ciò che sottolineiamo da sempre, cioè l’inutilità della spesa di 771.000 euro per pedane, fioriere e “muro del pianto”, anche se questo progetto sia stato commissionato dall’amministrazione di cui era assessore; inoltre, sempre Casale, sottolinea, in merito ai lavori di rifacimento della pavimentazione di Corso Trieste, che “la pavimentazione sotto è vuota” e che “lì le macchine non le vogliono far parcheggiare”, chi sarebbero quelli che impediscono il passaggio o il parcheggio sul corso, non è stato possibile sapere visto che Casale non ha dato risposta.
Tante sono ancora le domande rimaste senza risposta e se a noi è venuto qualche legittimo sospetto su quelle che potrebbero essere le reali motivazioni che sono dietro all’insistenza da parte di questa amministrazione nel voler continuare a tenere chiuso il secondo tratto di Corso Trieste, questo si deve sopratutto all’assessore che ha ammesso che: le pedane, le fioriere e il muro del pianto sono la risultanza di un progetto sbagliato (771,000 euro buttati), che il corso sotto è vuoto e non può sopportare il carico di un traffico veicolare o di mezzi pesanti (che in soldoni significa che i lavori non sono stati svolti a regola d’arte, anche se lui non lo dice esplicitamente, perché a lui non interessa ciò che è stato fatto ieri, “ma chell’ca si fà dimane” ), che la piantumazione degli alberi sui marciapiedi, è stata errata ed in sintesi per risolvere tutti questi problemi serviranno altri progetti e quindi altri soldi. #Kest’è…
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