Il mio stivale destro aveva il tacco consumato e traballante da tempo e me ne accorgevo dallo scandire del battito del legno sull’asfalto, camminavo lentamente ma ora anche la suola ha ceduto e continuando a camminare ho quel maledetto foro che si allarga, meglio non rischiare faro solo tragitti utili, ma per andare dove? Ma certo non ci avevo pensato ora arriva l’estate, saremo liberi ma senza un’euro, il governo dice in tv che sono libero e che tanto mi basteranno un paio di ciabatte, ora vogliono che posi lo stivale e mi distragga, certo che poi arriverà settembre, dovro’ tirarlo fuori, arrivera’ l’inverno piovera’, dovro’ per forza portarlo a risuolare. Ma non ho soldi, chissa’ se i rigoristi europei mi manderanno un po di euro ma in fretta anche perche’ d’inverno piove tanto e stavolta forse servira’ uno stivale nuovo, probabilmente prodotto in Cina e venduto dalla Germania a rate offerte dalla Bce ma con tassi improponibili da usura. No, per me e’ inaccettabile, torno dal mio calzolaio lui e’ italiano, faro’ debito con lui per risuolare solo quello destro, il sinistro non ha problemi ma ha la suola sporca, camminando sui marciapiede di Bruxelles ha solo pestato un po’ di merda.
UN CALZOLAIO PER LO STIVALE
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