Lo dicono i vigili del fuoco sul posto, che sono sul posto . Ne sono intervenuti almeno 60 uomini, e secondo il loro comandante però i danni “non sono comparabili a quelli provocati dall’incendio che colpì due anni fa Notre-Dame di Parigi”. ’edificio del XV secolo è già stato colpito dal fuoco nel 1972.
La cattedrale è stata già parzialmente distrutta da un incendio nel 1972, provocato da un incidente durante dei lavori di riparazione. Al momento non è ancora nota la causa del rogo di oggi, ma la Procura della Repubblica di Nantes ha aperto un’inchiesta per “incendio doloso”.
Ad annunciarlo il procuratore Pierre Sennes, secondo il quale tre inneschi sono stati trovati in tre punti diversi all’interno della cattedrale: uno accanto al grande organo, gli altri due ai lati della navata.
Dopo il precedente incendio, sono stati necessari 13 anni per il restauro e la cattedrale di Nantes venne riaperta ai fedeli nel 1985. “Che tristezza vedere la storia che oggi si ripete” ha twittato il deputato della regione ed ex ministro Francois de Rugy, esprimendo la sua solidarietà alla diocesi ed il sostegno al lavoro dei vigili del fuoco che “stanno combattendo con le fiamme per limitare i danni”. Nel 2015, sempre a Nantes, un incendio ha distrutto i tre quarti di un altro edificio religioso, la basilica di Saint-Donatien-et-Saint-Rogatien.
Il primo ministro francese, Jean Castex, questa mattina si recherà questa mattina a Nantes insieme ai ministri dell’Interno, Gérald Darmanin, e della Cultura, Roselyne Bachelot. “Voglio sapere quello che è successo”, ha detto ai giornalisti sottolineando che con la sua visita intende manifestare anche “la solidarietà agli abitanti di Nantes”.
Da parte sua Macron ha twittato il suo “sostegno ai nostri esperti vigili del fuoco che si espongono a tutti i rischi per salvare questo gioiello gotico della città dei Duchi”.
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