Caserta – La musica che ispira, da sempre, le sorti degli enti è legata ad un solo nome: burocrazia. Una parola che è praticamente un’istituzione in se a tutti gli effetti; nel contempo, però, traghetta il demerito di assurgere costantemente a protagonista discussa ed opinabile in svariate realtà del nostro paese, tanto per confermare il solito adagio ‘’passa il tempo, ma la musica non cambia’’. Non fa eccezione il casertano: puntiamo l’obiettivo sulla Fondazione Real Sito del Belvedere di San Leucio, progetto dal gran potenziale culturale, e subito salta all’occhio quanto detto in precedenza, con intoppi burocratici attualmente ancora insanabili. ‘’Sono molto scettico sulla fattibilità a breve termine del progetto’’: le parole del Consigliere Donato Tenga lasciano ben poco spazio alla fantasia. Si potrebbe dedurne: poche certezze e tutte negative! Il destino del ben noto ed apprezzato sito casertano sembra essere nelle mani dell’asse Biondi-Matano, con le scelte del primo (dirigente) ormai nelle mani del secondo (Notaio incaricato di predisporre la costituzione della Fondazione). Si spinge tutt’oggi e si spingerà in futuro nella direzione di una effettiva realizzazione degli intenti programmati, nella speranza che non si sfrutti l’occasione per una speculazione di matrice politica.
Un Belvedere ‘’burocratico’’
Antonella





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