Caserta – Protesta degli studenti delle scuole superiori di Caserta e provincia.
I giovani studenti rivendicano che il rientro in classe sia in sicurezza e puntano il dito contro il mancato potenziamento di trasporti, soprattutto per chi arriva a Caserta dalla provincia, e accusano la Regione e il presidente, Vincenzo De Luca, di non aver fatto «tutto il necessario affinché fosse garantito il diritto allo studio».
In Campania le scuole superiori hanno ripreso la didattica in presenza, al 50 per cento in virtù delle norme anti covid, il 1 febbraio dopo mesi di Dad. Diversi gli striscioni esposti davanti la Regione Campania : «La didattica a distanza non può sostituire la didattica in presenza e con questo 50 e 50 un po tutti gli istituti si stanno trovando male, perchè può capitare che il prof. da conto solo a chi è in presenza, prestando meno attenzione a chi è a casa, oppure avviene che una spiegazione fatta alla lavagna, non viene visualizzata. All’ITIS Giordani, che è una scuola che possiamo definire all’avanguardia, perchè ha le lim è siamo facilitati, ma io rappresento anche chi non ha questi mezzi». In piazza tanti studenti . «Non siamo degli untori, ci accusano di questo – dice Antonio Ferraro di Caserta Kestè giovani– ma il virus non è nelle scuole. Il problema principale sono i trasporti affollati, non le scuole». E rispetto all’indicazione dell’unità di crisi regionale che ha demandato ai sindaci eventuali decisioni sulla chiusura delle scuole, gli studenti affermano: «Dalla Regione c’è uno scaricabarile. Così pensa di togliersi ogni responsabilità sulla gestione della scuola».
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