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LA DELIBERA-FARSA del parco-villa Maria Carolina d’Asburgo

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Eravamo sicuri ed alla fine è avvenuto: la giunta  del sindaco Carlo Marino ha deliberato la cessione in utilizzo del parco-villa Maria Carolina d’Asburgo.

La giustificazione di tale delibera è data da un’autodichiarazione di incapacità e fallimento  alla gestione di un bene pubblico al fine della fruibilità collettiva. Infatti nel concedere la disponibilità alla gestione privata, in controparte si chiede: la manutenzione, il rifacimento dell’impiantistica idrica , la video sorveglianza con il potenziamento delle coltri arboree e relativa manutenzione e guardiania.

Quindi, l’aggiudicatario avrà l’obbligo di attivarsi  per ottenere le dovute autorizzazioni  , edilizie, sanitarie, pareri necessari e propedeutici alla realizzazione delle STRUTTURE PREFABBRICATE da destinare ad attività di SUPPORTO e SOMMINISTRAZIONE.

Secondo noi, questa iniziativa non c’entra nulla  con la promozione turistica ed ancor meno con la divulgazione culturale. L’atto è una chiara dichiarazione di sconfitta e fallimento gestionale e rappresenta l’incompetenza assurta a governo della res publica. Inoltre, siamo certi che la realizzazione  di quanto previsto causerà danni all’immagine ed all’economia della Città, mentre sarà funzionale ad un unico fine: l’utile economico dell’aggiudicatario. A ridosso della Reggia sorgerà una nuova Fiera-Mercato, polo di attrazione di consumi fugaci . Obiettivo primario per la politica di sviluppo del Turismo nel territorio è la crescita culturale e sociale della persona e della collettività. Ruolo predominante lo svolgono gli EE.LL., Comune in primis, i quali promuovono la tutela del consumatore (turista), la valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, artistiche e tradizionali. Sottolineiamo: ruolo strategico allo sviluppo dell’Economia da Turismo lo svolge l’Ente Comune, il quale si rende promotore di una ” Visione di Sistema”, indispensabile a fare interagire le diverse attività: di Produzione, Commercializzazione, Servizi e Consumi, il tutto in modo unitario e programmato con gli Enti Datoriali operanti nel territorio.

A questo punto, secondo il nostro parere, dovrebbero “intervenire” la Soprintendenza BB.CC.A.A., C.C.I.A.A., Unione degli industriali , Aziende di trasporto, ferro, gomma, aria, C.I.A, Coldiretti, Parti sociali, Federalberghi, Feder-ristorazione, Confesercenti, Assoturismo, Ept, ecc., ecc.

Devono decidere cosa vogliono: turismo competente e responsabile , oppure gitante “passeggero”.?

Con quale criterio l’amministrazione Carlo Marino ha posto in essere il deliberato “affidamento in gestione della villa-parco Maria Carolina d’Asburgo”?

Dalla lettura dell’atto deliberativo emerge chiaramente: la fiera del nulla, del caos, dell’incompetenza e della delega all’affarismo.

L’offerta turistica è altra cosa e le leggi nazionali e regionali, indispensabili nell’applicarle per non correre rischi, regolamentano questo comparto strategico.

Art. 7 L.R. Campania  n.18/2014 Ambiti Territoriali Turistici Omogenei;

Art. 5 Legge nazionale quadro (successive modifiche) Sistemi Turistici Locali Integrati ed in Rete.

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