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A Castropignano un pinocchio che crede di essere agronomo

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Molte polemiche ha destato in questi giorni l’abbattimento dei pini secolari in Piazza Aldo Moro di Caserta.

La mancata informazione secondo il movimento Caserta Kest’è riguardo alle vere motivazioni per cui si è intervenuti sugli alberi, e la poca trasparenza rispetto alla futura sostituzione di quanto tagliato, hanno fatto sì che quello che dovrebbe essere un piano di gestione del verde urbano, agli occhi della cittadinanza, viene visto come un mero piano di abbattimento.

“Caserta si piazza tra gli ultimi posti in Italia per verde urbano quindi, nella qualità di Presidente del movimento Caserta Kest’è, chiedo all’Amministrazione Comunale, afferma indignato Ciro Guerriero, un piano di gestione del verde pubblico della città che contempli alberi di alto fusto ed essenze autoctone, prevedendo – in caso di taglio – un’adeguata compensazione, con la contestuale ripiantumazione di nuovi alberi. Invece di tentare un ancoraggio, si è preferito tagliare gli esemplari “pericolanti”; chi ripagherà la comunità di tanto scempio del verde pubblico? Purtroppo gli amministratori della nostra bistrattata città, continua Guerriero, peccano di arroganza e dimenticano di utilizzare uno strumento tanto utile per la vita democratica di una società: il dialogo e la comunicazione. La municipalità avrebbe potuto fissare un incontro con i residenti prima di prendere la decisone di abbattere i pini, e dimostrare con la massima trasparenza e con relazioni di agronomi e studiosi la necessità di abbattere. Ma tutto questo non è avvenuto, ed ecco perché c’è rabbia, oltre al dispiacere di vedere un “bene paesaggistico” ormai insito in quel luogo scomparire in poche ore. I  responsabili di tale danno ambientale ? Chissà se pagheranno mai: responsabili diretti, che hanno per imperizia e negligenza procurato il danno, che non hanno controllato la manutenzione degli alberi, nel corso degli anni, nonostante sono stati sborsati tanti soldi per la potatura .  Ci auguriamo che esista una autorizzazione del Comune, supportata dal parere tecnico di un esperto in materia, per tutti quei casi in cui sia comprovata la necessità di abbattere o dimezzare un albero. 

Il Comune, solo dopo aver acquisito un parere tecnico espresso da un agronomo che attesta un evidente pericolo di caduta di un pino, può emettere un’ordinanza di rimozione dell’albero, sottolinea Guerriero, provvedendo anche in merito allo smaltimento degli alberi abbattuti , che sembra, in questo caso, non vi sia stata presa alcuna decisione. 

A tal proposito, il nostro movimento ha presentato un istanza per accedere agli atti e per prendere visione del parere tecnico che attestava un evidente pericolo connesso alla permanenza degli alberi  di pino nonché per prendere visione del parere dell’ufficio tecnico del Comune,” conclude Ciro Guerriero.

https://www.facebook.com/casertakestegiovani/videos/2528628054030725/

 

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