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Al re della ‘frittura di pesce’ Franco Alfieri è andata a male

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Franco Alfieri, ex presidente della Provincia di Salerno e ex sindaco di Capaccio Paestum, è coinvolto in una nuova inchiesta su un presunto scambio politico-mafioso che collega la Campania all’Abruzzo. L’arresto di Alfieri è stato emesso dalla Procura di Salerno, e si aggiunge a un precedente arresto nel 2023 per appalti truccati, che lo aveva portato alle dimissioni dai suoi incarichi e alla concessione dei domiciliari.

L’inchiesta, durata due anni (2022-2024), ha rivelato presunti legami tra Alfieri, il pregiudicato Roberto Squecco, esponente del clan Marandino, e la sua ex moglie, Stefania Nobili. Si sospetta che Alfieri abbia ricevuto supporto elettorale in cambio di favori, tra cui il mantenimento del Lido Kennedy, durante le elezioni comunali di Capaccio Paestum del 2019.

Un episodio emblematico, che ha attirato l’attenzione dei media, riguarda una riunione di sindaci e amministratori locali organizzata alla vigilia del referendum costituzionale. In quella occasione, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rivolgendosi ad Alfieri, parlò di una “clientela organizzata” e scherzò sull’uso di una “frittura di pesce” come metodo per portare gli elettori alle urne. De Luca disse: “Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso.” Questo scambio è stato successivamente diffuso tramite un audio pubblicato su Il Fatto Quotidiano, che ha suscitato polemiche e critiche.

Questa vicenda mette in luce presunti meccanismi clientelari e il coinvolgimento di elementi legati alla criminalità organizzata nella gestione politica locale, con implicazioni significative per l’integrità delle istituzioni.

Si apre il penitenziario per

  1. SQUECCO Roberto di Capaccio Paestum;
  2. BERNARDI Antonio di Capaccio Paestum;
  3. DE CESARE Domenico di Baronissi;
  4. DE CESARE Vincenzo di Baronissi;
  5. COSENTINO Antonio di Polla;
  6. GENOVESE Angelo di Baronissi.

Arresti domiciliari per

  1. ALFIERI Francesco di Torchiara;
  2. PICARIELLO Mariarosaria di Capaccio Paestum;
  3. NOBILI Stefania di Terni;
  4. PECORA Michele di Capaccio Paestum.
  
     
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