CASERTA – La società che da sette anni gestisce il servizio di igiene urbana a Caserta è infatti l’unica candidata rimasta in gara. Delle nove proposte giunte al Comune di Caserta lo scorso 4 agosto, solo la sua al momento risulta ancora in corsa.
L’apertura delle buste, già slittata due volte (la prima l’1 settembre, la seconda il 15 settembre per l’assenza di uno dei tre componenti della commissione), è attesa per lunedì 28 settembre.
In quella data si saprà se la Ecocar ha i requisiti per riconfermare il suo incarico e proseguire l’attività di raccolta e spazzamento che svolge ininterrottamente in città dal 2013, dapprima per effetto di una gara quinquennale, scaduta nel febbraio del 2018, e da allora sempre in regime di proroga.
Una notizia, quella che vede l’attuale gestore del servizio come unico candidato, che ha messo in allarme le sigle sindacali che hanno già preannunciato di voler indirizzare una nota al Comune per avere lumi sui motivi che avrebbero spinto le altre aziende a ritirarsi.
Sempre che questo dato venga verificato, naturalmente. Nessuno in piazza Vanvitelli si sbilancia al momento e non è chiaro infatti se le ditte siano state escluse per assenza dei requisiti o se abbiano deciso spontaneamente di ritirare la propria candidatura.
Le richieste di chiarimenti dalle parti sociali riguarderanno anche l’impiego di nuova forza lavoro. Nel bando oltre ad essere assicurato il passaggio di cantiere per i 165 dipendenti, è prevista infatti anche l’assunzione di quindici nuove unità ma non è chiaro quali saranno i criteri e le modalità adottate.
Il nuovo appalto avrà una durata di sei mesi, estendibili per altri sei, e un valore complessivo di quasi dodici milioni di euro. Da finanziare con fondi del bilancio comunale. Proprio come il bando precedente che tuttavia non andò a buon fine. Dopo un’aggiudicazione provvisoria, sia per la prima che per la seconda classificata, furono rilevati infatti motivi che ne pregiudicarono l’affidamento.
Questa in realtà, si apprende dal Comune, sarà una gara ponte che dovrà traghettare il servizio di igiene urbana verso una gestione in house. Per i requisiti, il capitolato specifica che l’azienda aggiudicataria dovrà disporre di almeno 80 mezzi; 2.273 invece i cassonetti carrellati, di varie dimensioni, da distribuire sul territorio oltre a cento cestini stradali, 29 contenitori per pile esauste e 15 per i farmaci scaduti, mille eco box per la raccolta della carta nelle scuole e negli enti pubblici, cinquemila mastelli per la differenziata. Duecento invece i kit per il compostaggio domestico che dovranno essere distribuiti in città. I rifiuti potranno essere depositati in strada dagli utenti solo tra le ore 20 e le 22 mentre la raccolta verrà effettuata tra le ore 22 e le 6 del mattino nel centro storico e nelle frazioni limitrofe e dalle ore 6 alle 12,20 nelle borgate collinari e nelle frazioni non contigue al centro cittadino. Previsto un servizio dedicato invece per le utenze commerciali.
Novità anche per lo spazzamento. In particolare nel centro storico e nelle aree che gravitano intorno ai monumenti come la Reggia vanvitelliana e il Belvedere di San Leucio. Qui infatti dovrà essere effettuato anche nei giorni festivi, con un turno di dodici ore, che garantisca almeno tre interventi al giorno. In più l’aggiudicataria dovrà essere in grado di garantire un incremento della raccolta differenziata almeno del quattro per cento. Da anni la città risulta infatti ferma al di sotto del cinquanta per cento. Infine sarà assegnato un punteggio più alto se l’azienda candidata sarà nelle condizioni di offrire un aumento della frequenza delle attività di spazzamento, lavaggio e disinfezione del suolo pubblico, un ampliamento della fascia oraria di apertura delle tre isole ecologiche di via Cappuccini, via Talamonti e viale Lincoln II tratto e il potenziamento della gestione informatizzata del servizio di igiene urbana con l’istituzione di un archivio elettronico.
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