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Bloccato il mega concorso dei cancellieri: “ha escluso i non italiani”

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Bloccato il mega concorso dei cancellieri: “ha escluso i non italiani”

Caserta ­-  Ciro Guerriero (MNS) rilevava l’irregolarità e minacciava a nome di alcuni concorrenti e non solo degli iscritti all’ass. Caserta Kest’è, ricorso contro il requisito della cittadinanza italiana previsto dal bando.

Non da solo, ma insieme a una onlus che si chiama L’Altro Diritto, il cui comitato scientifico è composto da una lunga sfilza di giuristi di varie università. Uno dei ricorsi è finito davanti al giudice del lavoro di Firenze, Stefania Carlucci, che sabato 27 maggio ha dato loro in qualche modo ragione, intimando al ministero di Giustizia di riammettere al concorso (sia pure con riserva) la signora albanese poco più che trentenne, Mehillaj Orkida,  ma anche i candidati comunitari e quelli non comunitari in regola con i permessi. E ordinando pure la sospensione del concorso, testualmente, «sino alla conclusione del giudizio di merito in modo da permettere ai cittadini comunitari e agli stranieri rientranti in una delle categorie previste dall’articolo 38 del decreto legislativo 165/2001 di essere rimessi in termini per la presentazione della domanda e partecipare con riserva al concorso».

Vilma Moronese (M5S) congiuntamente ad altri 10 senatori, ha depositato un’interrogazione che sarà breve  sulla scrivania del Ministro Orlando.

L’interrogazione posta dalla senatrice Morronese, è in merito ad alcune problematiche segnalate dai partecipanti al concorso per assistenti giudiziari, che si sono verificati durante lo svolgimento dell’elaborato tramite   le quali avrebbero portato molti partecipanti a presentare ricorso. Nell’interrogazione vengono riportati una serie di imprevisti che si sono verificati durante il periodo delle prime prove preselettive, che si sarebbero dovute svolgere tra l’8 e il 24 maggio, ma che poi si sono concluse il 31 dello stesso mese, a causa di un problema che è capitato a più di 5000 concorrenti, e che ha costretto gli organizzatori, ovvero il Ministero, a spostare in avanti la data e a far ripetere la prova.

Il 26 Maggio, lo stesso Ministero emanava un decreto per far ripetere la prova a ben 5072 concorrenti, i quali durante la selezione, svoltasi utilizzando un PC per ogni concorrente, non sono riusciti a visualizzare correttamente tutte le domande del test. Nello stesso giorno, un utente su di un forum on line, pubblicava un foglio elettronico con i risultati ottenuti ai test da decine di migliaia di concorrenti. Le prove effettuate dai concorrenti, sarebbero dovute essere successivamente visibili on line per ciascun partecipante, cosa che non sembrerebbe essere andata a buon fine per tutti, infatti sui social alcuni denunciavano la sparizione del loro test, e dichiaravano poi di essere stati contattati da personale del Ministero al telefono, al fine di essere rassicurati del fatto che, in quei casi, anche loro avrebbero potuto ripetere la prova. Per questi ed altri motivi, i Parlamentari del Movimento 5 Stelle chiedono al Ministro di riferire anche sull’affidabilità del software utilizzato per le prove, vogliono conoscere quanto è costato e chi lo ha realizzato, ed anche di rendere pubblico l’algoritmo che assegna le domande, per motivi di trasparenza.

 

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