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Bullismo-Emergenza Sociale: Studentessa Picchiata Dalle “Bulle” Mentre Gli Amici Registrano La Scena

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L’ennesimo caso di bullismo e questa volta, a denunciare il caso è stata la mamma della vittima, una studentessa di 12 anni di Mondragone. La ragazza è stata aggredita  all’orario di uscita fuori alla scuola media Leonardo Da Vinci da 4-5 ragazzine che l’hanno picchiata con calci, pugni e schiaffi. Dal racconto della mamma, l’adolescente ha riportato varie ferite: è stata sottoposta anche ad una tac per verificare che non ci fossero conseguenze peggiori. In seguito alla denuncia pubblica della mamma, è emerso anche un video con la scena della violenza, ripreso coi cellulari da altri studenti che hanno assistito all’aggressione senza intervenire: “Questi sono veri e propri atti di violenza” ha dichiarato la mamma.

I comportamenti violenti tra i ragazzi sono in aumento è nella maggiore parte dei casi, si spostano sui social network. La Camera ha approvato una legge contro le molestie online e gli esperti chiedono più controlli contro il bullismo ed il cyberbullismo. Ma cos’è il bullismo? Il bullismo consiste in una serie di comportamenti aggressivi, fisici e psicologici, nei confronti di soggetti che non sono in grado di difendersi. Si basa su tre presupposti: intenzionalità, persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione. I ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte ci sono i bulli, coloro che attuano comportamenti violenti, e dall’altra ci sono le vittime, coloro che invece subiscono tali atteggiamenti. I comportamenti violenti consistono quasi sempre in offese, insulti, derisione per l’aspetto fisico, diffamazione, esclusione per le proprie opinioni fino a vere aggressioni fisiche. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Educational Psychology, il bullismo può accompagnare tutto il percorso scolastico di un bambino: dall’asilo al liceo. In alcuni casi si manifesta in Rete, attraverso atteggiamenti aggressivi che vengono messi in atto sui social network, dove il bullo può mantenere l’anonimato, ha un pubblico più vasto e può controllare le informazioni personali della vittima. Due ragazzi su tre dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di cyberbullismo (dati della polizia di Stato). Ecco perché a maggio 2017 la Camera ha approvato all’unanimità una legge sul cyberbullismo, i cui «cardini» sono una stretta sul web e il coinvolgimento delle scuole nel contrasto delle molestie online.

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