Cellole -Emergono accuse gravi contro un noto imprenditore balneare del litorale casertano, al centro di un’indagine che ha già suscitato clamore tra residenti e lavoratori stagionali. Secondo quanto raccolto da fonti investigative, l’uomo avrebbe sistematicamente maltrattato i propri dipendenti, tra minacce, pressioni psicologiche e condizioni lavorative al limite dello sfruttamento.
Le denunce – ancora in fase istruttoria – parlano di turni massacranti, riposi negati, paghe da fame e, in alcuni casi, di atteggiamenti verbali e fisici ritenuti “umilianti e degradanti”. Alcuni ex lavoratori hanno raccontato di aver firmato contratti part-time pur lavorando full-time, e di subire continui avances dai clienti.
L’indagine è partita da un esposto anonimo, poi rafforzato da testimonianze dirette raccolte dalla Guardia di Finanza e dall’Ispettorato del Lavoro. “Lavorare lì era un incubo, ma avevamo paura di perdere l’unico impiego possibile d’estate”, ha dichiarato una ex dipendente.
Al momento l’imprenditore
Intanto, cresce l’indignazione tra le sigle sindacali e i cittadini, mentre si riaccende il dibattito sulle tutele per i lavoratori stagionali, spesso lasciati soli a fronteggiare situazioni di sfruttamento e abusi nei lidi del sud Italia.
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