La presidente della commissione straordinaria, Antonella Scolamiero, ha deciso: tutte le deleghe che erano nelle mani di Franco Biondi passano al segretario generale Salvatore Massi. Una scelta netta, presa all’indomani della sospensione di sei mesi dal servizio per il dirigente comunale, disposta dal Ministero dell’Interno.
Il provvedimento arriva a seguito di un’attenta ricognizione sull’attuale assetto dirigenziale del Municipio. A Massi vengono ora assegnate competenze cruciali: personale, transizione digitale, affari generali, gestione dell’ex Cenobio Sant’Agostino, Teatro Comunale e biblioteche, eventi istituzionali, ufficio Unesco, turismo e patrocini.
Biondi, lo si ricorda, è indagato in due pesanti inchieste su appalti e gestione del verde pubblico, che hanno travolto il Comune lo scorso anno. La sua posizione è stata al centro dell’attenzione della commissione d’accesso prima, della Prefetta Volpe e del ministro Piantedosi poi, ed è stata inserita nella relazione ufficiale che ha motivato lo scioglimento dell’Amministrazione per infiltrazioni mafiose.
Proprio il Ministero ha messo nero su bianco un passaggio gravissimo: nonostante il coinvolgimento di Biondi nelle indagini giudiziarie, il sindaco di Caserta aveva continuato ad affidargli deleghe nei settori più strategici dell’Ente. Ora quella fase è chiusa.
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