Eletti che dormono: forse ad alcuni potrà sembrare un evento poco probabile, specialmente se accade in quello che dovrebbe essere il loro luogo di lavoro, il Parlamentino. Eppure i casi di eletti e rieletti che hanno fatto un riposino proprio in aula non sono affatto così rari. Sono stati immortalati perfino in delle foto, le quali, da un lato, possono apparire piuttosto divertenti, ma, dall’altro, sono anche l’espressione di una città incapace di uscire dalla sua condizione di stallo proprio a causa della mancanza di interesse da parte dei nostri rappresentanti .
E di fronte al mondo non ci facciamo di certo una bella figura, perché, quando queste fotografie fanno il giro della rete e arrivano semmai a trasmissioni tipo Striscia, diamo l’immagine proprio di una città dormiente, che non ha voglia di risvegliarsi dal suo torpore, che altro non significa, se non crisi e difficoltà economiche. Eppure alcuni che credono di essere politici non hanno potuto proprio resistere e si sono lasciati andare ad un dolce sonnellino fra gli scranni di castropignano. Sarà stata la stanchezza, saranno stati i discorsi politici troppo noiosi, ma un riposino non lo si può negare. Peccato che gli occhi indiscreti dei fotografi li abbiano sorpresi proprio nel momento della fase REM.
E non giudichiamoli! Chi non ha sperimentato la pesantezza di riunioni interminabili e di discorsi pesanti? Non preoccupiamoci: sappiamo benissimo che quando c’è da passare all’azione i politici di casa nostra non si fanno attendere, specialmente se vengono toccati i loro interessi. Gli stessi italiani, guardando per bene le espressioni sonnolente dei politici in Parlamento, avranno avuto modo di confermare la loro mancanza di fiducia nei confronti di esponenti del mondo politico, già giudicati dei nullafacenti con stipendi d’oro.
Forse anche questa è l’espressione di una contraddizione tutta italiana, che ci dovrebbe far riflettere, per spingerci ad un rinnovamento generale del mondo politico. O forse pensiamo che questi soggetti sono così stressati da non riuscire a rimanere vigili, nel momento in cui si parla del futuro del nostro Paese e si discute sulla sorte di innumerevoli famiglie?
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