Non è una novità, i casertani ormai si sono abituati. Ed è proprio l’abitudine a vivere nel degrado che ti fa perdere la voglia di combatterlo, di denunciare, di pretendere la risoluzione. Il cimitero di Caserta è in uno stato di totale abbandono da anni. Erbacce, detriti ammassati, loculi fatiscenti, calcinacci e rifiuti di ogni genere ed in ogni dove. Vetri rotti, infiltrazioni d’acqua, bagni inagibili. Le cappelle costruite a metà, alcune abbandonate, ed altre ancora lesionate e pericolanti.
Passano gli anni, nulla è stato risolto e probabilmente nulla si risolverà. Perché a Caserta, secondo noi, il degrado è contagioso. Il presidente del movimento Caserta Kest’è non è la prima volta che si interessa della questione , perché più volte ha denunciato e presentato istanze all’attenzione dell’amministrazione comunale che nulla ha provveduto nel merito.
Dott. Ciro Guerriero che da anni scrive e protocolla istanze chiedendo all’amministrazione ad intervenire, cercando di fornire anche “soluzioni per migliorare il decoro del nostro territorio e l’immagine della politica e perché no, dell’amministrazione tutta”, adesso si è stancato.
“Su questa questione, afferma Guerriero, prevale lo stato d’animo del cittadino demoralizzato ed indignato che invita il Sindaco ad attivare ogni iniziativa ad horas per rimuovere lo stato di incuria e degrado che equivale alla profanazione di un luogo di culto, sacro e frequentato da chiunque abbia un pezzo di radice umana ivi riposto.
Purtroppo, continua Guerriero, il simbolo cui una città dovrebbe prestare il massimo della cura è scomparso sotto cumuli di erbacce ed immondizia.
Si continuerà a seguire nonché verificare l’azione amministrativa avviata su una tematica che sta misurando uno dei picchi del malessere cittadino e l’impotenza dell’intero Consiglio comunale. Perché questa è una situazione inaccettabile, soprattutto per chi oggi deve pagare centinaia di euro per una tassa chiesta dall’amministrazione comunale per ben dieci anni di arretrati,” conclude Ciro Guerriero.
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