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Dio perdona, Bergoglio no

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Papa Francesco strattonato si è arrabbiato e ha dato dei buffetti sulla mano ad una donna asiatica  in Piazza San Pietro, dopo la solenne celebrazione del Te Deum, la sera di San Silvestro.

Nel video si vede che il Pontefice camminava davanti ai fedeli, da dietro la transenna una donna asiatica gli afferra il braccio destro, tirandolo a sé.

Non si capisce bene cosa gridi la donna verso il Papa, anche se la sua pare una richiesta.

Il Papa si è arrabbiato e le ha colpito la mano riuscendo a liberarsi. Poi, visibilmente infastidito allontanandosi dalle transenne. E la donna ci è rimasta malissimo.

https://www.facebook.com/location.thedoctors/videos/2725101337576134/

 

Dopo ha chiesto scusa durante l’Angelus in piazza San Pietro per la reazione verso la fedele.

Il video sta facendo il giro del mondo e  quasi tutti dichiarano che il Papa dovrebbe dare il buon esempio e sentire i fedeli quando decide di scendere a salutare fra la folla.

Poi sottolineano i maliziosi  che Papa Francesco dopo poche ore dal «fattaccio» era intervenuto difendendo le donne dicendo che «sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo»

Dopo le pubbliche scuse sui social è partita l’ironia. «Da Urbi et Orbi  a Botte da Orbi il passo è breve», ha ironizzato un utente su Twitter. «Dio perdona, Bergoglio no», e ancora: «Buon proposito per il 2020: allontanare le persone tossiche come solo il Papa sa fare»

Poi è scesa in campo anche la vena umoristica di Eccles che ha ricordato e trasformato la famosa frase sulla carezza ai bambini detta da Giovanni XXIII in: “Quando andate a casa date una sberla ai vostri bambini e dite questa è la sberla del papa…”.

Altri hanno messo in evidenza il comportamento dei due papi precedenti.

Quello di Giovanni Paolo II che dopo l’attentato alla sua vita commesso il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro, in Vaticano, da Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, che gli sparò quattro colpi di pistola ferendolo gravemente, volle comunque incontrarlo per perdonarlo.

E quanto successe la notte di Natale del 2009, alla messa in Vaticano, quando Papa Benedetto XVI venne aggredito e fatto cadere rovinosamente a terra da Susanna Maiolo, 25 anni, italo-svizzera, che aveva scavalcato le transenne: la donna venne poi sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio anche perché si scoprì che un anno prima aveva già tentato di avvicinarsi al Papa.

In quel caso papa Benedetto XVI chiese informazioni sulle le condizioni dell’aggressore. Il Papa non riportò conseguenze, mentre il cardinale Etchegaray riportò la frattura di un femore e fu operato Policlinico Gemelli. Il cardinale è morto lo scorso settembre a 97 anni.

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