Dramma della disperazione: Antonio tenta il suicidio e si imbottisce di farmaci

Vi ricordate Antonio Campanile di Recale che preso dalla disperazione e dallo sconforto, aveva deciso a mettere in vendita il suo rene con un annuncio choc apparso su Facebook? Purtroppo, nonostante “l’intervento” di alcuni giornali e persone che si sono prodigate a portare in evidenza la sua drammatica storia, nulla era cambiato nella sua vita.…

Vi ricordate Antonio Campanile di Recale che preso dalla disperazione e dallo sconforto, aveva deciso a mettere in vendita il suo rene con un annuncio choc apparso su Facebook? Purtroppo, nonostante “l’intervento” di alcuni giornali e persone che si sono prodigate a portare in evidenza la sua drammatica storia, nulla era cambiato nella sua vita. Infatti, oggi pomeriggio, l’uomo preso dalla disperazione ha tentato di suicidarsi imbottendosi di farmaci e preannunciando ad una amica il suo gesto. L’uomo è un ex operaio di una ditta televisiva casertana, finito sul lastrico dopo il licenziamento. “Prendevo solo 600 euro al mese, ma mi bastavano per tirare avanti”, ha raccontato a Pino Grazioli, l’editore televisivo che ha deciso di riportare la sua storia in un filmato sul social network e che fortunatamente anche questa volta  è riuscito ad impedire il tragico gesto . Appena informato  di quale fosse l’intenzione dell’uomo, Pino Grazioli si è immediatamente recato a casa di Antonio Campanile e in attesa dei Carabinieri è riuscito ad accedere nell’abitazione dell’uomo, trovandolo imbottito di farmaci, in condizioni drammatiche. Chiamati i soccorsi , sono giunti sul posto gli operatori sanitari del 118, i quali gli hanno prestato soccorso, anche con l’aiuto di un lavaggio. Appena un po’ ristabilito, Antonio Campanile sarà trasportato presso l’ospedale di Caserta. Grazie all’intervento immediato del editore televisivo Pino Grazioli, il povero Antonio è stato salvato. Purtroppo questo non basterà per l’uomo, il quale vive in una situazione di povertà e degrado abbandonato dalle istituzioni e dai vecchi amici. A questo punto chiediamo alle istituzioni: Cosa aspettano? Perché non intervengono e risolvono con l’immediatezza che il caso richiede, questa drammatica situazione? Kest’è…

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