I due Van Gogh li aveva la Camorra

I due quadri di Van Gogh, “La spiaggia di Scheveningen durante un temporale“, e “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen” erano al Van Gogh Museuum di Amsterdam insieme ad altri dipinti e furono rubati nel museo di Amsterdam nel 2002, sono stati ritrovati avvolti in un telo di cotone dagli uomini della guardia di finanza di Napoli nell’abitazione a Castellamare di Stabia di un narcotrafficante, Raffaele Imperiale, che era stato arrestato lo scorso gennaio. Il valore di simili opere è incalcolabile affermano gli esperti.

A condurre gli uomini del Gico al nascondiglio delle opere d’arte le dichiarazioni di un uomo arrestato con lo stesso Imperiale.

Dopo il recupero il museo olandese ha inviato un esperto per accertare la veridicità delle opere.

“Una, quella della chiesa di Nuenen – ha spiegato il direttore del museo Van Gogh in conferenza stampa Axel Ruger,  – è unica nel suo genere ed ha un particolare valore simbolico – affettivo perché il pastore di quella chiesa era il papà di Van Gogh. La spiaggia di Scheveningen invece, viene ritratta in un altro dipinto custodito nel museo di New York. Entrambe le tele fanno riferimento ai primi anni di attività dell’artista”.

L’operazione ‘Vincent’ della guardia di finanza rientra nelle indagini sul clan camorristico Amato-Pagano, impegnato nel traffico internazionale di stupefacenti e alleato di associazioni internazionali dedite al narcotraffico.

“Grazie alla Guardia di Finanza per il recupero delle opere di Van Gogh. Orgoglioso delle nostre forze dell’ordine #ItaliaKest’è”