CASERTA – Il caos nelle scuole è lo specchio delle difficoltà di tutto il paese ad affrontare, con criterio, l’emergenza pandemica. I disagi sono ancora enormi anche nella nostra città dove le condizioni degli istituti risultano critici e dove i servizi, sono ancora all’anno zero.
Nuovamente CasertaKestè scorsi giorni aveva scritto e segnalato, le lamentele dei genitori della scuola De Amicis (in particolare per le aule ospitate in via G.M.Bosco in una parte di quella che fu la Da Vinci, oggi accorpata alla Lorenzini) relativamente alle condizioni dei bagni e alle infiltrazioni presenti in mura e soffitti. Una situazione ai limiti della praticabilità come si registra anche alla scuola elementare nella frazione di San Benedetto-Falciano.
Qui i genitori sono stati costretti, alla riapertura delle classi, a trasferire i piccoli nel plesso del Parco degli Aranci che ospita la scuola media.
Soluzione che ha permesso, in questi giorni, di garantire la presenza in aula ai piccoli visto che il loro plesso di San Benedetto ha alcune aule inagibili.
Il problema sarà risolto, però, solo fino ad oggi perché da lunedì torneranno in presenza anche i ragazzi delle medie e le aule saranno insufficienti.
La mancanza di notizie contribuisce, poi, ad aumentare lo stress dei genitori. In alcune scuole, come alla Lorenzini, solo grazie alle capacità tecniche del personale di servizio, si riesce a garantire il funzionamento dei termosifoni che pure fece discutere prima della pausa natalizia.
“Il problema riguarda tutte le regioni del Sud – ci spiega il dirigente della scuola Lorenzini, Mario Nocera – gli stanziamenti sono pochi rispetto al nord e i Comuni si trovano impossibilitati a fronteggiare le richieste di intervento per la manutenzione dei plessi”.
Caos anche a Centurano dove la palestra è interdetta dal 2019 e si registrano, anche qui, da anni, problemi seri di infiltrazioni. I problemi logistici e di spazio non hanno trovato una risoluzione neanche con il sistema dei container che, seppure attesi, non sono arrivati contribuendo, in vista di lunedì, ad aumentare i timori di nuove sorprese.
La prossima settimana si annuncia il caos anche sul fronte della mobilità con i comitati spontanei dei genitori, che hanno ottenuto la riapertura delle classi contro la volontà del Governatore Vincenzo De Luca, e che ora chiedono soluzioni per la mobilità degli studenti anche nelle zone periferiche. In particolare sono i genitori degli alunni della scuola di San Leucio, a chiedere uno scuolabus come è stato istituito in via G. M. Bosco per garantire l’accesso alle scuole nella ztl di corso Giannone.
Se l’amministrazione è in attesa, la politica marcia e genera nuove polemiche. Rivendicando i 400mila euro di lavori in 7 scuole casertane, il primo cittadino Carlo Marino, ha innescato la polemica con i suoi competitori.
“I lavori alla Vanvitelli cominceranno il 25 gennaio dopo 5 mesi di chiusura – ha dichiarato Pio Del Gaudio – tutto questo è incredibile”. Sulla stessa linea la candidata di Speranza per Caserta, Rosi Di Costanzo: “Non si può continuare a fare propaganda sulle scuole, si sta giocando da troppi mesi sulla pelle dei più piccoli e delle loro famiglie. L’amministrazione sia presente ed operativa”. “Sono settimane che dico che l’assessore Vairo è intelligente ma non si applica – dichiara Ciro Guerriero della lista Caserta Kest’è – è tempo che l’amministrazione si assuma la responsabilità di questo sfacelo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lascia un commento