CASERTA – Il tavolo di centrodestra programmato per questa mattina è saltato. Ufficialmente la sospensione del tavolo di coalizione allargato alle forze civiche è dovuta all’emergenza Covid.
Vista l’imminenza della zona rossa campana, non valeva la pena, evidentemente, sprecare la penultima mattina di libertà. Il tavolo di centrodestra che ‘muore’ di Covid, per la verità, non è mai stato un tavolo ‘serio’.
Prima la ‘toccata e fuga’ delle civiche pro Del Gaudio, poi la polemica dei meridionalisti che sono stati portati al tavolo della Lega, quindi quella con Ciro Guerriero (che non aveva e non ha nessuna intenzione di ritirare la candidatura) e, infine, la misteriosa presenza di ‘Caserta Nuova’, la neonata associazione politica della dirigente dell’Usp Anna Gagliardi.
Se il tavolo si fosse riunito il vicepresidente di Caserta Nuova, Salvo Dubbiosi, si sarebbe seduto al tavolo del centrodestra dopo aver incassato da Italia Viva e soci, l’incarico di responsabile del programma della coalizione di centrosinistra anti Marino, posizione da chiarire, giovanissimi dovrebbe chi li coordina far capire che non si può giocare su vari tavoli cittadini.
La sospensione degli incontri, quindi, offre tregua ad una coalizione confusa e in cerca d’autore, oltre che di sindaco.
La poca serietà del tavolo è confermata anche dalle notizie, circolate la scorsa settimana, su una trattativa, questa sì con i connotati della serietà politica, tra i partiti di centrodestra e le forze anti Marino del centrosinistra.
Proprio su questo fronte appare significativa l’apertura di credito arrivata da un pezzo significativo del centrodestra, ovvero da Pasquale Corvino che, fino ad oggi, era inquadrabile in area Forza Italia. A Pasquale Corvino, piace la proposta avanzata dall’area Oliviero, quella del medico di base di viale Lincoln Lupo Giacomo Pulcino.
Il fatto che Pasquale Corvino si stia muovendo in direzione della grande coalizione ‘modello Maresca’ (trasversalmente insieme senza simboli di partito) significa anche un’altra cosa: che Italia Viva è d’accordo alla proposta arrivata dal gruppo Oliviero.
Noti i rapporti, anche professionali, che legano Pasquale Corvino al consigliere renziano Mario Alessandro Russo. Facile prevedere che i due si troveranno dalla stesso lato della barricata, se non nella stessa lista. Alternative concrete, finora, non se ne vedono. L’unico nome di ‘peso’, quello del presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone, è stato bruciato dalla oggettiva debolezza politica del proponente, l’ex consigliere regionale Luigi Bosco, che, non potendo incidere sugli equilibri politici comunali attuali, dovrà limitarsi a portare in dote al gruppo la lista di Noi Campani.
Il modello Maresca, in buona sostanza, consentirebbe anche di risolvere gli imbarazzi di Caserta Nuova che potrebbe diventare forza di congiunzione del fronte in costruzione.
La fotografia politica precedente all’introduzione della zona rossa, che congelerà incontri e tavoli in presenza, è quindi la seguente: si potrebbe rafforzare la posizione del posizione del medico Pulcino intanto si conferma la debolezza dei partiti di centrodestra che, finora, neanche ufficiosamente, hanno provato a fare un nome ‘candido’ per la candidatura a sindaco.
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