Una sorta di documentario, a metà tra Un giorno in Procura e Superquark, potrebbe raccontare, meglio di un articolo di giornale, l’affascinante fenomeno del ‘passaggio di cantiere’ dei rifiuti casertani.
Per quel che si può, ci si prova lo stesso a tracciare un quadro della situazione. Come già anticipato ieri mattina, il passaggio è stato ‘funzionalmente anomalo’. Si è svolto alla sede marcianisana dell’Ecocar anziché all’ispettorato del lavoro (e l’amministrazione comunale che lo ha imposto con l’articolo 26 del capitolato speciale d’appalto, ha sonnecchiato).
E’ emerso il numero 23 come cifra dei dipendenti ‘fantasma’ a cui i contribuenti casertani pagano lo ‘stipendio’. E oggi è venuto il turno di approfondire la questione dei passaggi di livello e di mansioni. Sono 4 i dipendenti che hanno visto cambiare la propria mansione e uno quello che si è visto aumentare il livello. Carmine Acito, Giovanni Belfortini, Guido Alizieri e Francesco Gentili passati dalla strada ai camion con la nuova mansione di autista.
Gennaro Rondinone, invece, si è visto aumentare il livello da 3 a 4b ma, in questo caso, c’è stato un concordato legale frutto della vertenza aperta dal lavoratore che si è vista riconoscere la mansione realmente svolta.
Come tutto questo si incontri con le esigenze normative che prescrivono il divieto di modifiche a livelli e mansioni nei periodi di ‘proroga’ del contratto (e l’Ecocar è in proroga da un paio d’anni), non è dato sapere anche se sulla questione la Fiadel ha presentato un esposto sia alla Procura della Repubblica di Latina (l’Ecocar ha sede anche nel basso Lazio) che a quella di Santa Maria Capua Vetere.
Brutte notizie, infine, giungono per l’Ecocar dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della ditta dei Deodati e ha bocciato la gara dei rifiuti gestita dal dirigente del comune di San Nicola la Strada Giulio Biondi. Anche per questa questione è necessario ricapitolare.
L’Ecocar ha partecipato alle due gare d’appalto ‘gemelle’ di Caserta e San Nicola la Strada, gestite da Giulio e Francesco Biondi (nella foto a sinistra). La documentazione presentata dall’Ecocar srl è stata la stessa nei due comuni. Il Consiglio di Stato (a cui i Deodati erano ricorsi dopo la bocciatura subita al Tar) ha deciso, nella sentenze, che le dichiarazioni contrastanti con il Dgue e le condanne a carico del direttore tecnico dell’azienda non segnalate, fossero ovvio motivo per l’esclusione dalle procedure. Esclusione che, invece, è arrivata non per iniziativa del dirigente del comune di San Nicola la Strada ma per effetto del ricorso presentato al Tar Campania dalla DHI dell’imprenditore Alberto Di Nardi (nella foto a destra), che era arrivata seconda e che si è vista aggiudicare il servizio precedentemente affidato all’Ecocar.
A Caserta tutto questo non è successo, e non succederà: l’Ecocar era l’unica partecipante alla gara e Francesco Biondi ha approvato, con la solita ‘nonchalance’, l’inusuale ‘proposta di aggiudicazione’ che si è auto presentato come dirigente del settore Ambiente.
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