La falsa testimonianza è un reato previsto dal Codice Penale italiano, disciplinato dall’articolo 372. Se una persona, in questo caso le figlie maggiorenni, mentono deliberatamente in un contesto giudiziario, possono essere perseguite per questo crimine. La falsa testimonianza può riguardare qualsiasi dichiarazione falsa fatta sotto giuramento, anche se fatta per favorire una parte piuttosto che un’altra.
Tuttavia, è importante notare che la legge prevede che per configurarsi come falsa testimonianza ci debba essere l’intenzione di ingannare il giudice e di alterare il corso della giustizia. Se le figlie in sede giudiziale hanno effettivamente dichiarato falsamente per favorire la madre con cui vivono, la questione potrebbe essere esaminata dalle autorità competenti. Se le prove di falsa testimonianza sono sufficienti, il giudice potrebbe procedere con le indagini e le accuse.
Inoltre, il fatto che si tratti di figlie maggiorenni non cambia la natura del reato, poiché la maggiore età non esclude la responsabilità legale. Tuttavia, la motivazione alla base della testimonianza potrebbe essere presa in considerazione come un fattore mitigante o aggravante, a seconda delle circostanze.
In sintesi, se le figlie maggiorenni hanno effettivamente fornito una testimonianza falsa per favorire la madre, potrebbero essere accusate di falsa testimonianza, con tutte le conseguenze legali che ne derivano, come una possibile condanna penale. Ma naturalmente, spetterà al giudice determinare la veridicità delle dichiarazioni e l’esistenza di eventuali reati.
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