Un’anno è passato, dall’istallazione delle ‘opere d’arte’ note ai più come OBBROBRI.
I cittadini che ci seguono intuiscono che ci riferiamo alle pedane / fioriere di corso Trieste, di cui fu iniziata l’installazione all’inizio di dicembre dello scorso anno, e di cui torniamo a parlare affinché siate a conoscenza dei risvolti concernenti.
L’ associazione Caserta Kest’è , presagiva e segnalava all’amministrazione un arredo urbano più che inadeguato, comunque diverso da quello presentato alla città.
Tantissime le problematiche ad esse legate, tra cui: i numerosi danni riportati dai listoni di legno (che hanno obbligato il comune a rimuovere, lo scorso settembre, un buon numero delle piazzole iniziali stravolgendone la configurazione) o gli allagamenti della strada con le piogge abbondanti (dovuti al fatto che molti dei tombini si trovano al disotto delle piattaforme che sono così diventate ricettacolo di immondizia e tana per ‘zoccole’).
Un’amministrazione con i paraocchi, ma con delle “eccellenze” giunte da fuori città, escogita una manifestazione di interesse, per abbandonare la gestione diretta delle suddette pedane di cui si era dimostrata incapace anche per i difetti intrinseci dell’opera, e far adottare le pedane (ossia assumersene la gestione e la manutenzione per la promozione delle proprie attività) agli esercenti commerciali di corso Trieste.
Qualcuno faceva a cazzotti con se stesso per farsele piacere, poteva essere interessato qualche bar, ma a conti fatti, non vale la pena prendersi gli oneri derivanti dall’acquisizione dei manufatti, per il mantenimento e la conservazione, vista anche la loro particolare fragilità, mentre i vantaggi attesi si ricercano e sono tutti da dimostrare.
Il termine per l’adesione all’invito di adozione è scaduto il 20 dicembre 2016.
NESSUNO ha aderito all’invito, che pertanto deve considerarsi un FLOP.
Resta l’enigma del collaudo, del quale non si è mai riusciti a sapere nulla, non vogliamo sempre pensare a male, ma sarebbe grave, proporre un’adozione senza le certificazioni.
Lasciare questi ‘OBBROBRI’ sul Corso Trieste sarebbe un’ attestazione palese di accanimento, in un’arteria dove si riscontrano ancora forti problematiche, come questa ZTL .
Il MARINO ha manifestato la sua disponibilità solo a parole, l’unica azione fatta è non ricevere un delegato, puerilmente asserendo di ricevere solo la categoria dei commercianti che vi operano e tentando maldestramente di delegittimare chi, oltre al ruolo rivestito in quel preciso istante, è presidente di un’associazione, dimenticando che è in primis un cittadino.
Intanto si sta per avviare una richiesta all’amministrazione, per la individuazione delle responsabilità di chi ha avallato tecnicamente l’opera, apparsa immediatamente inidonea.
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