Quando Giorgia Meloni arriva sul palco per presentare gli ospiti è un’ovazione. E ovazione sarà poi anche per «il mio amico Matteo», come lo presenta la leader di FdI.
Gli amici Giorgia e Matteo si ritrovano sul palco, lei – padrona di casa – lo introduce alla platea, poi passa la parola al capogruppo di FdI al Senato, Luca Ciriani, che confessa come la speranza dell’estate fosse quella di salutare la coincidenza tra l’inizio di Atreju e l’inizio della campagna elettorale. «Poi però ha vinto il partito del potere e delle poltrone e quelli che avevano sempre perso tutte le elezioni da anni a questa parte sono andati al governo. Abbiamo assistito – aggiunge Ciriani – alla pagina peggiore di trasformismo della storia repubblicana».
«Il potere e le poltrone sono un collante fortissimo, ma questi non vanno d’accordo su nulla», aggiunge Salvini, usando parole simili a quelle di Meloni, che da giorni va ripetendo che «la qualità della colla» usata dal nuovo esecutivo è straordinaria, ma non basterà a tenerli attaccati al Palazzo. «Questi non sono capaci, litigano su tutto, molti peccano di vanagloria. Mi auguro che il popolo italiano, pacificamente, ma in modo evidente si faccia sentire e vedere. Ora per la sinistra andare in piazza a manifestare pacificamente è reato, forse perché se ci vano loro raccolgono solo pomodori».
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