CASERTA – Ancora una volta, vengono duramente penalizzati i commercianti del cosiddetto quadrilatero della movida.
Le scelte scellerate del sindaco Carlo Marino, le ordinanze infliggono l’ennesimo colpo ad un comparto già duramente provato dalla pandemia.
”Il molare colpito da una carie, a Caserta non si cura, si elimina.” Queste le parole del candidato Sindaco Guerriero.
Carlo Marino e le autorità preposte, hanno ritenuto opportuno addossare la responsabilità del grave evento accaduto alle attività commerciali di ristorazione e intrattenimento, emanando un’ordinanza restrittiva (l’ennesima) nei loro confronti.
“Condivido la necessità dei residenti di essere tutelati dal caos notturno, ma bisogna tutelare, e non penalizzare, anche gli esercenti, chi lavora e ha fatto grandi sacrifici per acquistare o prendere in affitto bar, pub e ristoranti, attività già fortemente penalizzate dal lungo periodo di restrizioni dovute al Covid”. Lo ha scritto in una nota il candidato sindaco di Caserta, Dott. Ciro Guerriero, a proposito dell’ordinanza contro la movida molesta in alcune aree della città.
L’ordinanza ‘anti-movida’ dell’amministrazione comunale sembra più una manovra elettorale per tentare di ingraziarsi i residenti che un reale tentativo di conciliare vita notturna e diritto alla quiete. Dopo un lungo periodo in cui la questione è stata ignorata, ora il sindaco uscente ha deciso di accelerare improvvisamente non tenendo conto della realtà della zona. Non solo: l’ordinanza che addirittura prevedeva che la somministrazione di bevande e alimenti dal venerdì alla domenica iniziasse solo dalle 8 di mattina, con l’ordinanza n.67 – che ha annullato la precedente – ha quantomeno permesso ai casertani di poter fare colazione fin dalle sei del mattino. Ma questo non basta, non serve. Addossare ai commercianti la responsabilità di una movida sempre più violenta è ingiusto. “Caserta, in particolare sotto la guida dell’attuale amministrazione, è lasciata allo stato brado e versa in condizioni di abbandono e degrado, a partire dalla scarsa manutenzione delle strade, delle infrastrutture, degli spazi verdi e dei giardinetti pubblici – scrivono i commercianti – . Non si organizzano mostre d’arte, concerti, eventi culturali quantomeno adeguati ad una generazione di giovani utenti. Un popolo, quindi, allo sbaraglio, senza stimoli, senza linee guida e senza controllo da parte delle forze dell’ordine.
Il mio auspicio è che il dissenso dei commercianti, legittimo, deve sempre rimanere nei limiti della civiltà – venga ascoltata dal sindaco uscente e dalla sua giunta. Spero anche che per prevenire e disincentivare episodi di disturbo che nulla hanno a che fare con l’attività degli esercenti (ragazzini che portano varie bottiglie comprate ai market per fare il fai da te) vengano predisposti adeguati controlli delle forze dell’ordine che vanno sempre ringraziati , ma diciamo no a quelli esasperati o eclatanti come abbiamo potuto appurare nel weekend.” ha concluso Guerriero.
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