Caserta – Inutile ricordare che il popolo casertano, che aveva la possibilità quantomeno di tentare una strada alternativa, non necessariamente efficace, positiva, ma, restando nel perimetro dei proverbi, “tentar non nuoce” mentre nuoce l’accettazione supina dello status quo, ha deciso di riaffidarsi al solito manipolo di piatt vacant, che non lo si dice ma lo si pensa tutti, non fa nulla di diverso da quello che ha fatto dal 2016 in poi: sgovernare la città e farlo oggi forte di un mandato democratico rinnovato che lo autorizza, di fatto, a far scoppiare tutte le fognature di Caserta, pretendendo contemporaneamente che nessuno se ne abbia a lamentarsi, visto e considerato che nell’urna elettorale dell’ottobre scorso Carlo Marino ha riproposto ai suoi concittadini un contratto da “carta igienica” e i suoi residenti, nella stragrande maggioranza, in maggioranza, lo hanno sottoscritto ancora una volta, turandosi il naso.
Il fetore e la ‘cacca’ è venuta a galla, si sente e si vede. Proprio dove, (scartando la pace di qualcuno), i signori delle preferenze anche in queste ultime comunali, hanno fatto man bassa di voti, grazie ad una disponibilità materiale incassata dai soliti noti, che Ahimè, ora dovremmo dire ‘ben ci stà’ ci nuotano. NO !!!
Nel rione Cappiello dove non si spende un euro da decenni, quando c’è da votare, i candidati pullulano, quando invece c’è il problema e non uno solo, c’è la cacca e quella puzza …specialmente se fuoriesce…il rieletto scappa!!!
Ci siamo occupati e siamo stati sempre vicino e disponibili a chicchessia, dando voce e denunciando su questa testata e non solo, lo stato in cui versano i casertani, in questo caso i condomini dell’ex Iacp, che oggi si chiama Acer, per una questione di decenza, questa sconosciuta.
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