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Il Consiglio Comunale di Caserta approva il Bilancio tra gli insulti e accuse in aula

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CASERTA -La seduta del Consiglio comunale di Caserta, dedicata al bilancio di previsione, si è trasformata in un vero e proprio scontro politico, segnato da insulti e accuse tra le fazioni della maggioranza e dell’opposizione. Il clima teso ha creato una giornata difficile per la città di Caserta, con uno spettacolo che ha suscitato delusione tra i cittadini, nonostante l’importanza del tema discusso.

L’incidente è iniziato con un acceso confronto tra il sindaco Carlo Marino e il consigliere leghista Donato Aspromonte, che ha interrotto più volte il primo cittadino. Marino, visibilmente infastidito, ha esclamato: “Qui si ascolta, non si interrompe.” La situazione è ulteriormente peggiorata quando il presidente del consiglio, Lorenzo Gentile, ha dovuto intervenire per invitare Aspromonte a fermarsi, minacciando di farlo accompagnare fuori dall’aula.

L’atmosfera è diventata ancora più incandescente quando il consigliere Raffaele Giovine di “Caserta Decide” ha lanciato un’accusa pesante nei confronti dell’amministrazione, parlando di possibile scioglimento del consiglio per infiltrazioni camorristiche, un’affermazione che ha scatenato la reazione immediata di Marino, il quale ha accusato l’opposizione di dire cose diverse fuori dall’aula rispetto a quanto affermato in sede istituzionale.

A complicare ulteriormente la situazione, ci sono stati altri scambi accesi tra il capogruppo del PSI, Gianluca Iannucci, e Alessio Dello Stritto della Lega, accusato di strumentalizzare la discussione per fini politici. Il clima di tensione ha portato il consigliere del PD, Andrea Boccagna, a commentare l’episodio come “una brutta pagina per l’amministrazione”.

Nonostante le polemiche e le accuse, la maggioranza è riuscita a mantenere la compattezza, e tutti i 20 consiglieri presenti hanno approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il bilancio di previsione, evitando così il rischio di commissariamento prefettizio. Tuttavia, le difficoltà in cui versa la città di Caserta e le divisioni politiche interne continuano a rappresentare una sfida significativa per l’amministrazione comunale e per il futuro della città.

 

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