Il primato della disonestà è equamente diviso fra Grillini e Pidiniche, sostanzialmente dogmatizzando la unilateralità giudiziaria, starnazzano e sollecitano l’intervento del CSM sulla PM bergamasca colpevole di laesa maiestatis per aver voluto “sentire” la Triade Conte/Lamorgese/Speranza.
E’, invece, quanto meno auspicabile che, dopo la montagna di fango piovuta sulla Magistratura e dopo le irreparabili crepe aperte da don Palamara, la Signora Rota non si omologhi alla signora Vella.
L’inchiesta riguarda precipuamente Conte. Le cui omissioni hanno prodotto decine di migliaia di Vittime.
Lo si ricorda, fra uno show e l’altro, nelle irresponsabili dichiarazioni del 21 febbraio: “… La possibilità di diffusione del virus in Italia è pressoché remota…”, benché da circa tre mesi fosse stato avvertito dell’imminenza di una devastante pandemia.
Gli Emuli:
il 26 successivo il Sindaco pidino Giorgio Gori sfidò il contagio pubblicando una foto della sua romantica cena coniugale, condita da puttanate alla Sala: come Milano, “Bergamo non si ferma…”;
il 27, il Comico della Famiglia dei Teatranti Zingaretti all’insegna dell’ “abbraccia un Cinese” promosse a Porta Ticinese un aperitivo, cui seguì una cena in pizzeria a Bollate.
Imbecilli o Criminali?
I fatti:
Solo il 5 marzo, quando il dramma aveva già celebrato il primo mortale atto, rivendicando la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordine e sicurezza pubblica il Viminale impartì l’ordine di circoscrivere la zona rossa di Alzano e Nembro: Carabinieri, Polizia di Stato, Finanzieri e Uomini dell’Esercito furono incaricati di eseguire le indicazioni ministeriali:
“…La Prefettura di Bergamo è di riferimento per l’attività di coordinamento…”.
A sorpresa, però, l’8 marzo arrivò il contrordine.
I Militari smobilitarono: “… Mininterno ha comunicato che l’esigenza di rinforzo di personale impiegato nell’area di Bergamo è terminata…”, malgrado fin dallo stesso 5 il Presidente dell’Istituto superiore della Sanità Silvio Brusaferro avesse scritto a Palazzo Chigi che “… i dati in possesso rendono opportuna l’adozione di un provvedimento che inserisca Alzano Lombardo e Nembro nella zona rossa…” e malgrado tale drammatico allarme fosse condiviso, riproposto ed integrato dai Proff. Marco Rizzi e Franco Locatelli.
“L’esigenza” era dunque terminata, mentre un Analfabeta cianciava di Vairus; mentre l’Italia annaspava fra terrore e morte; mentre il Tribuno da uno si faceva allestire un attrezzato presidio sanitario a Palazzo Chigi e spese del Contribuente.
L’isolamento totale fu istituito solo il 22 marzo: a sessanta milioni di Italiani furono comminati “protettivi” arresti revocati, per contro, agli Ospiti del 41 bis e dei padiglioni di AS carceraria.
L’Avvocato del Popolo si era già autonomamente attribuito pieni poteri; aveva già condannato l’Economia nazionale al collasso; aveva già svilito il Parlamento, sostituendolo con un Esercito di generici “Esperti”; Buffoni di Regime; Dispensatori di cazzate giuste a subornare la Gente e ad assecondare il delirio di onnipotenza degenerante in una aspirazione marcatamente golpista.
Sgomento ed impotenza amplificarono lo shock dei lutti, risolti a colpi di incomprensibili e frettolose cremazioni, finché Medici fuori dal coro decisero di effettuare autopsie e scoprirono che il primo effetto del Covid-19 è la Coagulazione Intravascolare Disseminata: sarebbe bastato eseguirle subito, e trentacinquemila Persone private anche del minimo conforto nell’ultimo e disperante viaggio, sarebbero vive!
Solo una enorme quota d’impudenza, dunque, ha potuto consentire a questa Macchietta pugliese di dire “andrà tutto bene” e al suo Ministro della Salute di sostenere: “…Le misure adottate sono state sempre accompagnate da scelte difficilissime che ci hanno permesso di piegare la curva del contagio e salvare la vita a migliaia di persone. Non c’era alternativa…”.
L’alternativa c’era e risiedeva proprio nel cercare, attraverso indagini autoptiche, quegli elementi conoscitivi cruciali al contenimento del disastro.
Spieghi Costui, piuttosto, il senso delle circolari interdittive in proposito e a firma di Giuseppe Ruocco, Segretario Generale del suo Ministero: “… Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati Covid 19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio…”;
spieghi anche con quale credibilità imponga ancora assurde misure di controllo, giuste ad alimentare il Terrorismo sanitario necessario alla sopravvivenza dell’Esecutivo;
spieghi a quale titolo pensi anche d’imporre l’obbligo vaccinale di Massa;
spieghi con quale faccia, a margine dell’audizione, abbia potuto dire: “…ho suggerito a Conte per settimane di chiudere….”
E’ tardi per questa affermazione, che delle due ne indica una: o si denuncia l’inquietante condotta del Premier o se ne è complici.
Speranza ha privilegiato la seconda opzione, perché procedere secondo Coscienza e Legge e Morale avrebbe implicato la crisi del Governo e la perdita della poltrona.
Analoga considerazione valga per l’ineffabile Lamorgese, Garante della circolazione libera dei Clandestini mentre Carabinieri e Droni inseguivano i Runner.
E adesso: il rimpallo delle responsabilità.
Non valido in sede etica né giudiziale.
Il Travet nazionale è fottuto: influenzato da Casalino, ha perso il contatto con la realtà che è altro dai falsi like e dai sondaggi truccati.
E’ già capitato nella Storia…, ma di Storia Egli ne sa poco, se hanno potuto bastargli le referenze d’un Bonafede per diventare Primo Ministro.
La sua linea difensiva fa acqua da ogni parte: “…Anche la Regione poteva istituire la zona rossa, come previsto dall’ articolo 32 della legge 23 dicembre 1978 n.833…”, trascurando che il dettato è riferito a decisioni ordinarie di Igiene e Sanità pubblica.
Vale, invece, e proprio in virtù dei pieni poteri autonomamente arrogatisi, l’articolo 117 della Costituzione che, nel caso di Emergenza nazionale, attribuisce competenza esclusiva allo Stato com’era stato ribadito, nella querelle faziosa con i Governatori di Veneto e Lombardia, dal Ministro Boccia: “…in caso di emergenza nazioe decide lo Stato…” e dalla stessa Lamorgese: “…non vi siano sovrapposizioni di direttive aventi incidenza in materia di ordine e sicurezza pubblica, che rimangono di esclusiva competenza statale e che vengono adottate esclusivamente dall’Autorità nazionale…”
E’ Strage di Stato, allora!
Conte dovrà essere consegnato all’infamia del giudizio non come “Persona informata dei fatti”, ma come “Persona responsabile dei fatti” poiché gli atti indicano eventi dolosi e non colposi, che hanno incontrato “l’acquiescenza” della Lamorgese e delloSperanza ai quali è in carico non solo la catastrofe virale, ma la pandemica e illenibile invidia sociale; l’ignoranza tracotante e spavalda; il servilismo delle reciproche parti politiche.
In definitiva: elementi in forza dei quali, nella parodia di Stati Generali convocati fuori da ogni riferimento istituzionale, questa Caricatura di Premier si accinge anche a consegnare ai Nemici dell’Italia il destino dell’Italia: Von der Leyer; Lagarde; Georgieva, Esperti alla Fuksas e Farinetti e, dulcis in fundo, Colaocui va l’omaggio per aver: “…fatto un buon lavoro…”, suggerendo l’uso dei monopattini elettrici!
A questo Travet pugliese che, con voce nasale e noiosa, incarna la peggior mediocrità italiana e che è l’esito di un ibrido volatile: intelligenza di piccione e vanità di tacchino consapevole e frustrato parente povero del pavone, non resta più tempo…..
Meglio il teatro che la Politica: forse con la spinta di don Palamara, cui è dimestico ogni ambiente…, può consegnarsi al giudizio dei Posteri rivisitando il Carro di Tespi ed esibendovi gli Scalcagnati che divertono il mondo: Cazzolina, un Venditore di gazzose, un D.J e infine un disperato Speranza, con sullo sfondo insignificanti Ombre….
Se gli andrà male, potrà sempre avvalersi dell’esperienza del Consigliere personale e concorrere al Grande Fratello.
Noi, Testimoni e Sopravvissuti, comunque andrà gli presenteremo i conti.
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