CasaPound ha deciso e punta su Salvini premier. La Lega si espande sempre più verso destra.
CasaPound ha scelto. Se ci dovesse essere un governo a guida Lega, il partito di estrema destra lo sosterrebbe. I motivi sono chiari. Il programma proposto dal Carroccio piace a Simone Di Stefano e ai suoi.
Un esecutivo contro l’Europa e l’immigrazione è quello che CasaPound ha sempre sognato e che sarebbe disposto ad appoggiare se ci fosse un voto di fiducia in Parlamento.
“Se c’è la possibilità di fare un governo sovranista che ci porta fuori dall’euro e fuori dall’Unione europea e che blocca l’immigrazione che sono i tre punti principali del nostro programma siamo pronti a sostenerlo”, ha detto Di Stefano.
Da questo governo a guida leghista, però, dovrebbero restare fuori i moderati berlusconiani, quindi senza “Tajani premier e Brunetta all’economia, ma sarebbe un governo che dovrebbe avere un Salvini premier e un Bagnai all’economia”.
“Noi – ha detto ancora Di Stefano – siamo pronti a sostenere esternamente, ovviamente la fiducia è una delle prassi per far nascere il governo, però, poi sarebbe un appoggio esterno. Non vogliamo ministeri, non vogliamo sottosegretariati”.
Il leader della Lega gli risponde a stretto giro. “Non vedo l’ora di essere messo alla prova, poi dal 5 marzo incontrerò tutti”.
Salvini li ha convinti; è da tempo che il leader del Carroccio strizza l’occhio all’estrema destra e non solo italiana. A Milano, in piazza Duomo, non c’erano solo bandiere leghiste ma anche una del Kekistan, il simbolo dei gruppi neonazisti e suprematisti negli Stati Uniti e un’altra con la fiamma tricolore del Movimento Nazionale per la Sovranità, fondato da Alemanno, Menia e Storace. “Altre piazze preferiscono inseguire i fantasmi del passato, il fascismo è il passato, non tornerà mai più”, ha detto Salvini.
Per questo, forse, secondo Salvini sarebbe possibile anche avere certi partiti in Parlamento. E proprio a poca distanza dal suo comizion, ieri a Milano, Di Stefano parlava ai suoi. Il leader di CasaPound, che punta al 5% alle elezioni, si agurava che Salvini “rinsavisca. Siamo pronti ad appoggiarlo, se farà sul serio il sovranista”.
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