di gianclaudio de zottis
La cappa di calura africana, il caldo infernale che ha attanagliato gran parte della penisola soprattutto al Sud sembra stia concedendo una tregua.
La bolla di aria calda che lasciava una sensazione di apnea, con difficoltà anche a respirare se nè è andata le temperature già oggi sono tornate sui valori e sulle medie, stagionali con un’ abbassamento del termometro di 6 o 7 gradi in gran parte dell’ Italia.
Una boccata d’ossigeno nel vero senso della parola dopo dieci giorni di caldo infernale, dove Caronte (Il nome del traghettatore dell’Inferno Dantesco) non ha dato tregua portando ad aumenti progressivi della colonnina di mercurio ogni giorno di più, con punte di calore sino a 42°, 43°, 44° gradi, dove gli ospedali sono stati presi d’assalto da gente che ha avuto anche dei malori improvvisi dovuti al forte caldo soprattutto nelle ore centrali della giornata dove si è sconsigliato vivamente di uscire e fare attività fisica se non per motivi indifferibili o urgenti.
Fortunatamente si torna a respirare con temperature più miti e consone al periodo stagionale. I muri delle case e le case stesse per il caldo accumulato anche dalle pareti risultano ancora calde.
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