CASERTA – C.F. quarantenne del luogo malato di Epilessia e Corea di Huntinghton è morto da quanto ci riferiscono, folgorato vicino una cabina elettrica nel Rione Falcone.
Le condizioni di salute dell’uomo erano già molto precarie tanto che nella mattina dello scorso 7 maggio 2020, intervenne il 118 per placare una crisi epilettica che lo aveva colpito ed in seguito alla quale l‘uomo era sbattuto per terra riportando un ematoma alla testa.
L’epilogo di una brutta e triste storia di solitudine provocata dall’emarginazione sociale, e questa volta, il Covid 19 non c’entra per niente.
Fin da piccolo, C.F. ha sofferto di epilessia. Quattro anni fa, l’ uomo, su denuncia, pare, della sua stessa famiglia, sarebbe stato arrestato a causa dei continui litigi e, in carcere, si sarebbe ammalato anche della sindrome di Huntinghton , malattia genetica neurodegenerativa che colpisce la coordinazione muscolare e porta a un declino cognitivo e a problemi psichiatrici.
Uscito dal carcere, dopo avere scontato la sua pena, C.F. si e’ ritrovato da solo, senza un posto dove andare.
L’unico tetto, sotto il quale aveva trovato rifugio, e’ stato quello sgabuzzino ubicato nella Scala G del Rione Falcone, negli ultimi tempi, era stato accolto in un centro per accoglienza ‘Gli Angeli dell’Ultimo’ in Via Mondo, ma è andato via, è ritornato nel luogo a lui più familiare dove, l’ unica compagnia alla sua solitudine erano le malattie, implacabili testimoni di una vita di dolori che ora con la sua morte hanno smesso di tormentarlo. Riposa in pace…
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