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La movida è ostaggio di gomorroidi che ‘sfottono’ la municipale.

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CASERTA –  Individuati alcuni responsabili della ‘mancata’ rissa del sabato  centro storico. Questa volta,  si è riusciti ad evitare il peggio solo perché, in quel momento, erano presenti gli uomini della Polizia municipale in piazza Dante.

Un  gruppo di giovani ventenni, credendosi attori della serie tv, ha iniziato a minacciare ad inveite  contro loro coetanei per poi arrivare a dire chi songh’io e chi si tu nell’ angolo difronte al Circolo Sociale.

I caschi bianchi, allertati si sono avvicinati ed hanno garbatamente esortato ai gruppi a  dileguarsi, ma due in particolare in manera atteggiosa sfidavano gli uomini della municipale con le seguente frase: ‘essì mò parla pure la municipale!.’

Con calma e fermezza la municipale richiedeva il supporto della volante della polizia  in zona  Piazza Crispo,

Intanto due  bulli, provano in tutti i modi ad entrare in contatto fisico con coetanei, per futili motivi, questo punto gli agenti per non essere sopraffatti intevenivano con l’intervento della polizia , nulla sono valsi i tentativi di dileguarsi ,in piazza sono stati segnalati e perquisite e portati nella vicina questura.

Alto episodio di violenza,  in uno dei locali su viale Carlo III, nel territorio comunale di San Nicola la strada. Alcuni giovani sono venuti alle mani facendo partire una vera e propria rissa da bar all’esterno di un club sul posto sono intervenuti i carabinieri.

«Caserta Kest’è ha intenzione di costituirsi parte civile per chiedere i danni a chi ha danneggiato l’immagine della città» Guerriero ex candidato Sindaco , questa volta, vuole andare fino in fondo. Vedere Caserta, peraltro  già classificata invivibile da noti quotidiani nazionali, per oggi diventare bersaglio sui social di chi cerca posti “in vista” per risse e regolamenti di conti, lo ha irritato parecchio. E quindi, non appena scatteranno le denunce verso i “bulli”, i protagonisti degli atti di violenza delle ultime due settimane, ma anche dei piccoli imbrattamenti a monumenti e chiese, CasertaKest’è è decisa ad entrare nei procedimenti giudiziari per chiedere i danni: «Non siamo certo contenti di questa scelta – osserva Guerriero – ma è un segnale necessario. Qualche famiglia andrà incontro a delle difficoltà ma bisogna assumersi delle responsabilità. Come casertano, devo difendere il nome della città e certe scene non sono accettabili. Adesso chi scambia le piazze per un ring o crede di poter fare quello che vuole, si deve preparare a subirne le conseguenze. Perché, sia chiaro: chiunque combini qualcosa, presto o tardi, sarà punito a norma di legge».

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