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La porta girevole dell’indagata Sparago, che non ha atteso nemmeno la chiusura delle indagini

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Castel Morrone – Incredibile ma vero, Maria Giovanna Sparago  l’ex funzionaria dell’amministrazione provinciale di Caserta ed espressione del gruppo politico di Luigi Bosco, oggi trasmigrato nel movimento  di Clemente Mastella Noi di Centro è, per nomina formale firmata dal sindaco di Castel Morrone Cristoforo Villano la nuova consulente, a titolo gratuito, per, leggiamo testualmente dall’atto amministrativo, “le Politiche di inclusione sociale, la Cittadinanza attiva, le Politiche sul disagio, l’Associazionismo, le Politiche attive del lavoro”. Si proprio lei che è stata indagata insieme all’ex moglie del presunto camorrista Luigi Lagravanese, faccendiere di San Cipriano, più volte inquisito, sempre dalla Dda, accusato da più pentiti di essere un braccio operativo del clan dei casalesi nel settore degli appalti per i cosiddetti servizi alla persona, nell’assessorato ai servizi sociali di Caserta, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati proprio la Sparago. Nessuno può mettere in discussione il diritto di Maria Giovanna Sparago di proclamare la sua piena estraneità ai fatti contestati. Non solo non è in discussione il diritto, ma noi per primi, qualora lei lo ritenesse, potremmo ospitare senza filtri e rendere partecipi i nostri lettori più attenti,  di ogni suo pensiero, in merito all’inchiesta giudiziaria che la coinvolge.

Detto questo, però, e detto pure che ognuno è libero di fare quello che meglio ritiene, c’era proprio la necessità di assumere un ruolo che permetterà comunque alla Sparago, direttamente o attraverso l’assessora D’Errico, di conoscere tutto quello che viene trattato dentro agli organismi, dentro agli uffici dell’Ambito sociale C1, di cui il comune di Castel Morrone fa parte insieme a quello capoluogo, a San Nicola La Strada e a Casagiove.

Uno che volesse pensar male, potrebbe anche affermare che la Sparago abbia usufruito della porta girevole. E questo dentro ad un’indagine in corso e nella quale ha ancora rilievo la questione della necessità o della non necessità di applicare misure cautelari restrittive della libertà personale.

Mettendo in relazione questa circostanza e la nomina formale, ufficiale, ottenuta dalla Sparago dal comune di Castel Morrone, parlare di temerarietà non rappresenta certo un abuso retorico.

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