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La Rete dei genitori : Intervento tampone non risolutorio a Settembre punto e a capo.

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Servizi essenziali non più disponibili Continua la protesta in Provincia

La Rete dei genitori : Intervento tampone non risolutorio a Settembre punto e a capo.

E’ stato approvato martedì dal Consiglio dei Ministri il decreto “Salva Province”, seppur non nella su totale interezza. A fronte dei 600 milioni promessi, infatti, ne sono stati stanziati solamente 210, di cui 110 destinati ai bilanci e 100 alla manutenzione stradale. Una situazione sospesa che ha costretto il presidente facente funzione Silvio Lavornia a chiedere un incontro al prefetto Arturo De Felice, per chiedere un intervento sul governo centrale.

L’unica notizia relativamente positiva, sembrerebbe essere quella riguardante le scuole superiori, le quali non vedranno la sospensione delle lezioni prima della fine dell’anno scolastico in corso. Una risposta che sarà stata certamente gradita dalla Rete Informale Genitori, insieme ai tanti docenti, collaboratori scolastici e studenti che nei giorni scorsi erano scesi in strada per protestare al grido di “Mai più scuole da terzo mondo”. Il problema però sembra essere stato solo rimandato a settembre, motivo per incontrarsi alle 17:00 del giorno 14 aprile c.a. al Monumento ai Caduti le delegazioni dei
Dipendenti provincia Terra di lavoro -Samir pulizie- Studenti-Genitori-Docenti e
OO.SS. prov. per fare il punto della situazione, drammatica situazione finanziaria della Provincia di Caserta e il prosieguo delle azioni pacifiche e condivise  da tutte le parti,da mettere in atto. E’ solo un’intervento tampone, si mette la solita pezza basta precarietà e rimandare e demandare- dichiara Ciro Guerriero –  Ad essere a rischio, infatti, non è solo il diritto allo studio di migliaia di studenti, ma anche la transitabilità su oltre mille chilometri di strade provinciali, insieme agli stipendi dei dipendenti della Provincia, della società partecipata “Terra di Lavoro” e della ditta di pulizie che non espleta il servizio negli uffici da due settimane. “Il contributo richiesto, per l’esercizio 2015, alla Provincia di Caserta, è stato di un’entità tale (31.273.307,73 euro) da risultare palesemente dissimile rispetto a quelli chiesti agli altri enti, se confrontato in ambito nazionale . In ambito regionale, la Provincia di Salerno ha versato oltre 6 milioni in meno rispetto a Caserta, mentre a livello nazionale, grandi città e Province come Bologna, Brescia, Varese, Genova, Bari e Milano si sono viste imporre contributi certamente più sostenibili, pur in presenza di un tessuto socioeconomico più strutturato rispetto a quello casertano, dal punto di vista finanziario. Solo Roma e Napoli sono state più penalizzate della Provincia di Caserta, che certamente per consistenza demografica ed estensione territoriale sono, con ogni evidenza, del tutto incomparabili con la realtà casertana. “ Il problema della Provincia di Caserta è che essa presenta peculiarità assolutamente eccezionali, non equiparabili a nessun’altra Provincia italiana, in quanto a compromettere irrimediabilmente le condizioni finanziarie dell’Ente è bastata la singolare quantificazione del contributo per l’anno 2015, che non ha avuto eguali a livello nazionale; pertanto, solo il mancato consolidamento, a decorrere dall’esercizio in corso, degli oneri di che trattasi, a partire dalla quota 2015, può offrire alla Provincia di Caserta l’opportunità di evitare l’imminente blocco totale di tutte le attività e di non rinunciare al ruolo istituzionale riconosciutole dalla nostra Costituzione. Il Decreto Legge recentemente approvato, contenente misure in favore degli Enti locali, tra cui le Province, non contiene alcuna norma e/o stanziamento che possa alleviare o far superare alla Provincia di Caserta la drammatica situazione Scuole salve per ora, ma i soldi dal Governo non arrivano. Lavornia chiede incontro al prefetto finanziaria che vive l’Ente ed eliminare l’emergenza per le scuole e le strade di Terra di Lavoro, a rischio di imminente chiusura per l’impossibilità della stessa Provincia di garantire la manutenzione anche ordinaria delle infrastrutture e degli immobili, oltre che le spese fisse per utenze e funzionamento ­ ha proseguito l’Onorevole. “Per questo bisogna intervenire quanto prima con l’emanazione di un provvedimento ad hoc per la Provincia di Caserta al fine di scongiurare l’interruzione dei pubblici servizi oltre che di evitare dolorose ripercussioni sui cittadini del territori.

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