Napoli in nero contro Juve in giallo, chissà perché questa assurda confusione di tinte, ormai il nostro calcio non rispetta neppure i dettagli cromatici fondamentali
L’accoglienza urticante e inevitabile dello stadio intero è diventata, per il centravanti ferito come un leone (il dolore lo acceca, si sa, e lo rende tre volte più feroce) una specie di doping. Così la trama è stata rispettata, e scritta come peggio il Napoli non poteva immaginare: forse a Insigne e Callejon è stato fatale quel selfie con Matteo Salvini che è pure milanista, una specie di bacio della morte. In classifica rimane solo un punto in più: il campionato non soltanto non finisce, ma riparte da qui.
HIGUAIN segna il gol partita e si prende gran parte dei titoli. Ma il brasiliano diciamocelo gioca una partita semplicemente straordinaria su due lati del campo. I primi 20′ sono devastanti, conditi dall’inizio azione del gol.
Il povero Mario Rui non lo prende mai. Capisci che da qui in avanti sarà fondamentale per la Juve quando è protagonista di due recuperi alla Mandzukic nella sua area.
ASAMOAH — Non avrà mai il talento e il piede di Alex Sandro. Ma se il brasiliano non si dà una svegliata, il buon Asa giocherà molte altre partite importanti. Callejon non lo salta mai, nella ripresa fa una gran chiusura sullo spagnolo. Sempre concentrato e attento.
DE SCIGLIO — In 6 giorni segna il primo gol da professionista e supera l’esame del San Paolo. Più sotto pressione di Asamoah, perché anche i sassi sanno che il Napoli attacca soprattutto dal suo lato. Lui sbaglia solo una palla nella ripresa nel contesto di una partita difensiva di grande spessore. La ricostruzione del giocatore è già a buon punto.
DYBALA — Gioca il genere di partita che ti aspetti da un campione come lui. La galoppata con assist a Higuain è giocata di livello sublime, poi resta dentro la supersfida venendo sempre incontro a prendere palla per far respirare la squadra. Se continua così tornerà presto a segnare come e quanto sa.
MATUIDI — In questo genere di partite Allegri non può fare a meno del francese. Solido nella pressione sulla palla, si apre quando la Juve riparte e stringe quando si difende. Sbaglia qualcosa, ma porta tanti piccoli e fondamentali mattoncini. Ha sul sinistro la palla del 2-0 ma Reina fa il fenomeno.
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