IL LICEO DIAZ: ‘FORZA PIETRO’

CASERTA – Inizio settimana difficile per gli studenti del liceo scientifico Diaz di Caserta dopo aver appreso la notizia del ricovero in ospedale a Caserta di un loro amico, Pietro, 15 anni. Il giovane studente del terzo anno, è  stato ricoverato  sabato nel reparto di Rianimazione in seguito ad un problema cardiaco che ha messo in…

CASERTA – Inizio settimana difficile per gli studenti del liceo scientifico Diaz di Caserta dopo aver appreso la notizia del ricovero in ospedale a Caserta di un loro amico, Pietro, 15 anni.

Il giovane studente del terzo anno, è  stato ricoverato  sabato nel reparto di Rianimazione in seguito ad un problema cardiaco che ha messo in forte agitazione tutta la famiglia.

Gli amici del Diaz sono tutti in preghiera per lui e sono calorosamente accanto alla famiglia.

“Forza Pietro, devi e puoi farcela”. E’ il pensiero unanime di tutta la comunità.

Ieri nelle ultime ore si era sparsa la notizia (infondata) di un peggioramento delle condizioni di salute, ma invece le sue condizioni  a detta dei medici del S.Anna e S.Sebastiano di Caserta, restano stazionarie, e  faranno di tutto per farlo riprendere completamente.

Ogni genitore si preoccupa della salute dei propri figli, ma spesso non si pensa al cuore perché si ritiene che le patologie ad esso legate riguarderanno l’età adulta. E invece non sono poi così rare le malattie insidiose, proprio perché nascoste, che riguardano questo organo vitale.

Una certa percentuale di giovani presenta alterazioni elettrocardiografiche congenite che possono farsi risalire a malattie genetiche, potenzialmente causa di aritmie cardiache maligne. Inoltre molti giovani presentano fattori di rischio cardiovascolare che li rendono potenziali candidati, tra 15-20 anni, a patologie cardiache invalidanti.

Un semplice elettrocardiogramma, assieme alla banale misura della pressione arteriosa, – riferisce il Dott Ciro Guerriero – del peso corporeo e della circonferenza addominale costituiscono di fatto lo screening preliminare di soggetti giovani a potenziale rischio cardiovascolare e sono la base per un successivo programma di educazione agli stili corretti di vita in grado di abbattere i fattori di rischio.

 

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